Dichiarazione chiave sulle intenzioni dell’ex centravanti e capitano dell’Inter deciso a riprendersi un ruolo dal protagonista in nerazzurro in futuro, ma per il club gli attriti non si dimenticano facilmente
Qualche anno turbolento con la maglia del PSG prima della totale fuoriuscita dai piani tecnici del club parigino e la redenzione incredibile con la maglia del Galatasaray in SuperLig. Mauro Icardi sembra un attaccante rinato, per numeri e prestazioni.
Qualcosa che l’argentino non vedeva da tanto tempo, probabilmente dalla sua ultima annata fra le file dell’Inter. E forse sono proprio il ricordo dei bei tempi e la voglia di tornare ad essere protagonista in Europa ad aver slanciato il calciatore per un come-back in grande stile. Del resto, le sue intenzioni sono sempre state chiare.
Quella in Turchia è un’avventura certamente stimolante ma destinata a finire prima o poi, perché il nome di Icardi deve tornare fra i grandi come fosse un imperativo categorico che non ammette altre possibilità. E tornare fra i grandi non significa in un club qualunque, ma proprio nella stessa Inter con cui ha vissuto una delle separazioni più tristi dell’era calcistica recente.
Come molti ricordano, infatti, le tensioni erano state troppe in passato e hanno finito per spaccare in due il rapporto di stima ed affetto che le parti nutrivano reciprocamente. Da allora di Icardi non si è fatta più menzione fino a quando nuove voci sul mercato hanno riproposto l’attaccante argentino come potenziale quarto attaccante in nerazzurro a corte di Simone Inzaghi.
Stando a quanto circola nelle ultime ore il calciatore avrebbe persino spinto ad un accordo a gennaio, ma non è stata aperta alcuna finestra di discussione con la moglie ed agente Wanda Nara per un clamoroso ritorno in nerazzurro. Sebbene l’ex numero dieci abbia grande voglia di disputare almeno un’altra stagione all’Inter, dall’altra parte la dirigenza nerazzurra non starebbe ancora prendendo in considerazione nulla al momento.
Anzi, le idee di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio restano ancorate alle indicazioni di Inzaghi sulla composizione del reparto offensivo per il prossimo anno con l’annessione di Medhi Taremi in qualità di centravanti boa e l’uscita di scena di Alexis Sanchez. Soltanto al posto di quest’ultimo, nel caso in cui fosse uscito di scena a gennaio, allora l’argentino avrebbe potuto avere qualche chance concreta con tanto di riduzione d’ingaggio. Ma questo non è avvenuto e non è detto che possa accadere neppure nel prossimo futuro.
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