La Costa d’Avorio sta stupendo tutti in Coppa d’Africa, e in rosa c’è un giocatore da tempo nel mirino dell’Inter
Ha giocato poco in Coppa d’Africa, chiuso da Jean-Philippe Krasso dello Stoccarda. Il ragazzo è stato forse penalizzato dalla sua giovane età e dalle dinamiche del gruppo. La Nazionale di casa (la coppa quest’anno si gioca proprio in Costa d’Avorio) ha vissuto una situazione assai strana durante il torneo. E da una settimana si va avanti con una vera e propria autogestione da parte dei calciatori.
I senatori del team ivoriano (Fofana, Gratel, Aurier, Kessié), dopo l’avvio da incubo nella competizione, hanno in pratica fatto fuori il ct Gasset. Al suo posto è arrivato il giovanissimo Emerse Faé, che tuttavia è apparso a molti come un fantoccio.
Karim Konaté, il veloce attaccante diciannovenne dell’RB Salisburgo, ha giocato 28′ nella vittoria contro la Guinea-Bissau, 6′ contro la Nigeria, 25′ contro la Guinea equatoriale e poi non è nemmeno stato convocato per la sfida agli ottavi contro la Nigeria. Probabilmente per una noia muscolare. Ma non è escluso che possa essere stato fatto fuori dal gruppo.
L’Inter segue con attenzione i suoi progressi: l’ivoriano, che ha segnato una doppietta proprio contro l’Inter in amichevole quest’estate, ha conquistato da tempo i dirigenti nerazzurri. A novembre scorso, prima dell’ennesimo scontro fra Inter e Salisburgo (dopo l’amichevole c’è stato un doppio confronto in Champions), Beppe Marotta ha ammesso che il ragazzo ha suscitato il suo interesse. “Ci piace molto“, confessò l’ad nerazzurro.
E piace anche a Simone Inzaghi, Konaté. L’attaccante della Costa d’Avorio combina infatti velocità, forza nel tiro, senso del goal e abilità di rifinitura: potrebbe assomigliare molto a Thuram, se adattato con successo a compiti da centravanti. E, per qualità, potrebbe essere destinato a diventare un grande attaccante in futuro.
Nel Salisburgo viene impiegato soprattutto come attaccante esterno, ma Konaté ha il fisico e le caratteristiche per diventare una punta centrale. Il classe 2004, è stato inserito dal Guardian nella lista del 2021 delle sessanta migliori promesse al mondo. Duttile, ambidestro, abbastanza tecnico e fantasioso, rivela un gioco esplosivo, sia con le gambe che con la testa.
Il ragazzo è esploso nel suo Paese d’origine, nell’ASEC Mimosas, e giovanissimo si è fatto notare con 7 reti in stagione, e altri 3 goal nella CAF Champions League. Gli osservatori della Red Bull lo hanno riconosciuto come un promettente profilo da portare subito in Europa.
E così nel luglio 2022 è arrivato in Austria per 3,5 milioni. Il Salisburgo lo ha mandato dapprima in prestito al Liefering, nella serie B del Paese. E qui il giovane Konaté, a diciassette anni e mezzo, si è subito imposto come attaccante di razza. Dopo un avvio di campionato condito da 15 goal in 18 partite, il Salisburgo lo ha riportato a casa già a gennaio.
Pur essendo nel giro della Nazionale maggiore dal 2021, Konaté ha trovato per ora poco spazio. Questa sarebbe la sua seconda Coppa d’Africa. Il Salisburgo lo ha blindato con un contratto fino al 2028. E lo ritiene incedibile. L’Inter potrebbe comunque provare a fare un’offerta quest’estate. Il suo valore di mercato attuale non supera i 15 milioni.
In questo campionato si è distinto come uno dei giocatori più veloci d’Europa. Un altro calciatore di origini africane molto veloce che potrebbe interessare all’Inter è Momodou Lamin Sonko, classe 2005. Anche lui è un attaccante, ed è nato in Gambia, ma non gioca in Coppa d’Africa dato che è già stato inserito nel giro delle nazionali giovanili svedesi.
Nella sua prima stagione in Svezia è riuscito a distinguersi con 10 goal per l’Hacken e un gioco estremamente dinamico, caratterizzato da velocità e qualità sia nel mantenere l’ampiezza che nell’attaccare lo spazio. L’anno scorso è stato acquistato dal Genk. E costa una decina di milioni.
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