Gli ispettori della procura FIGC avvistati ad Appiano Gentile per ascoltare Acerbi, in merito al gestaccio ai tifosi, e Bastoni sul caso della telefonata di Inzaghi da squalificato
Dunque, già ieri, gli ispettori della procura federale si sarebbero presentati ad Appiano per ascoltare i giocatori dell’Inter coinvolti nei casi di interesse relativi alla sfida di campionato Roma-Inter. I file aperti dalla procura sono due. Il primo riguardante il dito medio di Francesco Acerbi esposto alla tribuna giallorossa. Il secondo, inerente le parole pronunciate a fine match da Alessandro Bastoni a proposito della telefonata di Inzaghi nell’intervallo.
Il procuratore Giuseppe Chiné ha aperto due fascicoli. Quello sul dito medio di Acerbi riguarda appunto il comportamento non professionale del difensore ex Milan e Lazio. E l’altro sulla presunta telefonata o videochiamata di Simone Inzaghi, squalificato, alla squadra all’intervallo.
La notizia della telefonata è stata riferita da Alessandro Bastoni ai microfoni di DAZN, a fine match. La stessa notizia è stata subito dopo smentita dal vice Farris. Ovviamente il secondo di Inzaghi ha cercato di metterci una pezza, conoscendo il regolamento che impone agli squalificati di non avere contatti con i giocatori.
Cosa succederà adesso? Entrambi i casi potrebbero portare a delle squalifiche. Ma più verosimilmente, data la collaborazione da parte dei tesserati, si risolveranno con delle multe.
Bastoni vuota il sacco sulla telefonata di Inzaghi
A quanto pare il caso della telefonata ha già avuto una svolta. Si dice infatti che Bastoni abbia confermato agli ispettori della procura che il tecnico avrebbe parlato in viva voce con la squadra durante l’intervallo di Roma-Inter.
Ovviamente il difensore nerazzurro avrà agito in accordo con la società, che ha scelto di ammettere il dolo senza cercare di negare un fatto, sotto ogni punto di vista, poco rilevante. Così, ascoltato dagli ispettori, il difensore nerazzurro avrebbe confermato quanto detto di fronte alle telecamere.
Il caso è quasi tutto mediatico. Inizialmente la procura federale aveva lasciato intendere che avrebbe sorvolato sulla chiamata del tecnico nerazzurro, nonostante lo strappo al regolamento. Dato l’interesse suscitato dalla vicenda sui giornali e sui social, Chiné ha voluto poi aprire un fascicolo.
Così Bastoni si è lasciato andare a un’ammissione: ha confermato la chiamata nell’intervallo del match tra Roma e Inter. Tuttavia, il difensore ex Atalanta avrebbe aggiunto che la chiamata di Inzaghi non aveva un contenuto tecnico-tattico. In questo senso la trasgressione sarebbe minima.
Ecco perché l’Inter si aspettano una mini multa per l’allenatore. Anche se non è del tutto escluso che possa arrivare un’archiviazione.
Il caso Acerbi: scuse dal difensore
Rispetto al caso Acerbi, pare che il difensore abbia ammesso il proprio errore dicendosi pronto a scusarsi con la tribuna della Roma. Le attenuanti esistenziali, riguardanti il fatto che il pubblico allo stadio abbia augurato la morte a un giocatore che ha lottato contro il cancro, non sarebbero mai state tirate in ballo.
Ci si aspetta comunque che la procura federale tenga conto della storia personale di Acerbi e che, soprattutto, si attenga ai precedenti, dato che tutti i giocatori che finora hanno rivolto gestacci ai tifosi sono stati perdonati o al massimo multati.
Ammettendo le proprie colpe e scusandosi, Acerbi ha in pratica già risolto il caso. La squalifica sembra fuori discussione. In pratica, il difensore sembra orientato a patteggiare, nel caso in cui l’indagine vada avanti. E in ogni caso dovrebbe cavarsela con una multa.
Sui social, in tanti invocano la squalifica per Inzaghi. Come andrà a finire? Nessuna squalifica. E forse nemmeno multe così salate. Acerbi deve pensare a recuperare. E Inzaghi si deve concentrare sugli impegni di campionato e Champions. Il resto è solo inutile polemica.