Tegola pesantissima. Inter costretta a fare a meno di una propria componente fondamentale in occasione della sfida d’andata di Champions coi ‘Colchoneros’
Si avvicina sempre più il giorno di Inter-Atletico Madrid, match che prenderà il via il prossimo martedì sera al ‘Meazza’ alle ore 21:00. Da una parta la squadra di Simone Inzaghi, chiamata a ottenere un risultato incoraggiante tra le proprie mura in vista della difficoltosa sfida di ritorno, dall’altra quella di Diego Simeone reduce da un momento no.
Un pareggio e due sconfitte nelle ultime tre gare. Questo il trend fatto registrare dalla formazione spagnola nelle scorse uscite, per ultima la sconfitta esterna rimediata la scorsa domenica sera contro il Siviglia per 1-0. Nerazzurri che arriveranno, invece, a questo confronto forti di 7 vittorie consecutive ottenute in quest’inizio del 2024, in attesa naturalmente della gara di questa sera contro la Salernitana.
Il club meneghino sta vivendo un momento doro, a testimonianza di ciò i soli 4 gol incassati (in totale) contro Verona, Monza e Roma (con Sommer e il resto della difesa capaci, dunque, di mantenere la propria porta inviolata contro Lazio, Napoli, Fiorentina e Juventus). È in arrivo, però, una brutta notizia per la formazione vicecampione d’Europa in carica.
Inter, niente coreografia della Nord contro l’Atletico: il comunicato ufficiale
Pochi istanti fa, tramite i propri canali ufficiali, il tifo organizzato dell’Inter ha annunciato che non vi sarà alcuna coreografia (e non solo) in occasione della sfida d’andata degli ottavi di Champions League contro l’Atletico Madrid.
A confermarlo il comunicato diramato dalla Curva Nord sui propri canali ufficiali, questo il contenuto della didascalia: “Cari interisti, ci aspettano tante battaglie importanti, purtroppo a causa dei recenti avvenimenti in curva non ci saranno bandiere, impianto col microfono e la coreografia prevista con l’Atletico purtroppo non verrà realizzata. Paghiamo dazio e ce ne assumiamo la totale responsabilità, sia chiaro, e soprattutto faremo in modo di non cadere di nuovo in errore. Alla luce di ciò, abbiamo perso tanti ragazzi dediti alla causa, ma questo ci deve dare la forza di compattarci e andare avanti tutti insieme. Ognuno di noi dovrà dare il 110% perché per sopperire all’impianto bisognerà seguire i ragazzi della transenna, solo aiutandoci tra di noi e serrando i nostri ranghi ne usciremo più forti. Saranno mesi duri ma nonostante ciò se ognuno di noi farà la sua parte saremo ancora una volta la curva migliore d’Italia”.