Il laterale nerazzurro dice tutto a proposito dell’esperienza vissuta sinora al fianco dell’Inter, di mezzo anche un aneddoto sulla Fiorentina
Matteo Darmian rappresenta in casa Inter uno dei miglior giocatori di sempre in termini di rapporto qualità-prezzo, a confermarlo anche le dichiarazioni rilasciate un po’ di tempo fa dall’AD nerazzurro Beppe Marotta, che ha definito il classe ’89 come “il miglior colpo in assoluto” portato a termine col contributo del suo ‘braccio destro’ Piero Ausilio.
31, in totale, i gettoni totalizzati in questa stagione dall’ex Manchester United al fianco dell’Inter, conditi inoltre da 2 assist. Il laterale ‘made in Italy’, rimasto a riposo contro la Salernitana e partito poi dal 1′ con l’Atletico Madrid, è finito per impadronirsi negli ultimi tempi da punto e accapo di una maglia da titolare a discapito di Denzel Dumfries, tornato al gol proprio contro la squadra di Fabio Liverani, subentrato al posto dell’esonerato Pippo Inzaghi.
Darmian è atterrato a Milano in sponda nerazzurra nell’ottobre del 2020 per circa 3 milioni di euro, riconosciuti soltanto in seguito al Parma, ed è riuscito al suo primo anno trascorso in quel di Appiano a raggiungere un importante successo al cospetto della squadra allora guidata da Antonio Conte, quello della conquista dello Scudetto. Un traguardo, questo, che ha significato moltissimo per l’attuale numero 36 della formazione vicecampione d’Europa in carica, proprio come ammesso dinanzi ai microfoni di ‘Radio Serie A’.
Darmian: “Lo Scudetto con l’Inter? Uno dei momenti più belli di sempre, io interista sin da bambino”
Durante il format “Storie di Serie A” condotto da Alessandro Alciato, Matteo Darmian ha parlato a proposito del suo intero trascorso in nerazzurro. Questi i temi di maggior rilievo toccati dal classe ’89.
“Il primo giorno in cui ho varcato la porta di Appiano è stato davvero emozionante, era tutto nuovo per me. Uno dei momenti più belli è stato quello della conquista dello Scudetto, vincere non è mai facile in nessun ambito” esordisce.
“Ho sempre cercato di rimanere me stesso in tutto e per tutto. Con me porto dei valori e delle idee che ho sempre mantenuto. Conquistare la seconda stella prima del Milan? Dobbiamo guardare a noi stessi, cercando di migliorare giorno dopo giorno. Nonostante l’esperienza vissuta in passato al fianco dei rossoneri tifavo Inter sin da piccolo e non ho mai cambiato. Mio padre, invece, è tifoso della Fiorentina” – spiega “ma l’unica cosa che mi ha trasmesso fortunatamente è stata la passione per il pallone”.
Prosegue poi: “Sarò sincero, non mi aspettavo di riuscire a diventare un calciatore. Da piccolo mi domandarono cosa volessi fare da grande e io risposi ‘il pizzaiolo’. Spero di continuare a vestire questa maglia per tanti altri anni, l’Inter è una seconda famiglia e mi trovo davvero bene“. Conclude infine: “Chiudere la carriera all’Inter? Sarebbe un sogno, ma non so cosa succederà in futuro”.