Mancano meno di tre mesi, e Zhang sembra aver trovato una soluzione per il rinnovo del prestito con Oaktree: c’è l’accordo
Se tutto dovesse andare secondo i piani di Zhang, la situazione non sarà risolta al fotofinish, così come ipotizzato da molti analisti. Certo, bisognerà capire anche cosa deciderà il finanziatore, cioè il fondo californiano Oaktree. Intanto sembra che Steven Zhang abbia trovato uno spiraglio importante per poter cominciare a parlare di rinnovo del prestito.
L’ultima parola, come anticipato, spetta a Oaktree, che rimane il vero giudice della questione. Più voci, tuttavia, insistono a proposito della possibilità di un riscadenziamento del debito. Sarebbe dunque partita una negoziazione per rinnovare il prestito con un nuova scadenza. La procedura è abbastanza ordinaria in tempi di calma finanziaria.
Un anno fa sarebbe stato impossibile: col mercato dei tassi alle stelle, Zhang avrebbe avuto troppe difficoltà a rifinanziare il debito offrendo garanzie aggiuntive agli americani, accettando un tasso d’interesse chissà quanti punti sopra il 12% iniziale.
La cifra in ballo è sempre 385 milioni di euro. Il valore del debito è lievitato dai 275 milioni prestati tre anni fa proprio a causa del tasso d’interesse originale del 12%. Ma Steven Zhang e Oaktree potrebbero essere ora vicini a chiudere un accordo per spostare la scadenza del prestito a una nuova data.
In questo modo verrebbe a decadere la scadenza ormai prossima del maggio 2024 per la restituzione del dovuto. Il presidente cinese starebbe ancora lavorando con gli advisor Goldman Sachs e Raine Group per spostare in avanti la nuova deadline. E mancherebbero soltanto pochi dettagli alla definizione dell’accordo finale.
Rinnovo del prestito da Oaktree a Zhang: cosa sta succedendo
L’Inter non ha speso tutti i soldi arrivati da Oaktree: in cassa ci sarebbero ancora 100 di quei 275 milioni ricevuti nel 2021. Inoltre il fondo potrebbe essere stimolato dai progetti sportivi e societari dell’Inter: la vittoria dello Scudetto, la partecipazione al Mondiale per Club… e poi il progetto di costruzione dello stadio potrebbero rendere il club nerazzurro un referente più solido per gli americani.
Ciononostante, in caso di rinnovo del prestito, i tassi saranno alzati di qualche punto. Quanto alla scadenza, si sospetta uno slittamento di un paio d’anni. Ma l’Inter è fiduciosa di poter arrivare al 2026 con un bilancio più positivo. In cassa arriveranno i soldi del già citato Mondiale per Club e della nuova Champions.
C’è anche chi pensa che Zhang possa aver trovato, tramite la mediazione di Goldman Sachs, un nuovo finanziatore per pagare Oaktree. E di conseguenza il fondo americano abbia accettato di continuare a garantire fiducia ai cinesi.
La strategia biennale di Zhang
Stando alle ultime indiscrezioni di Reuters, l’accordo, in un modo o nell’altro, sarà allungato. Con un classico riscadenziamento. Per il numero uno nerazzurro è una mezza vittoria: dopo mesi d’impegno è riuscito a trovare una soluzione per non affrontare il pagamento del debito a maggio.
Il nuovo accordo sarà probabilmente inferiore al precedente in termini di anni, ma è difficile pensare che possa avere una durata di un solo anno. Ecco perché si parla di un biennio. Com’è noto, Zhang si è già cautelato nel primo accordo, in caso di perdita del club, lasciando in pegno le quote ma con la garanzia di un rimborso adeguato nell’eventualità di una cessione. Forse ripresenterà nel nuovo accordo le stesse clausole.
In due anni Zhang punta a rendere l’Inter un club più forte e ricco. Come? Attraverso i successi sportivi, la costruzione di uno stadio di proprietà e il player-trading.
Ma quando di va rinegoziare un debito, il debitore deve sempre portare qualche garanzia in più. E bisogna dunque capire su cosa Zhang sarà disposto a cedere. Intanto, l’altro giorno, nel pre-partita di Inter-Atletico Madrid, Beppe Marotta, parlando ai microfoni di Mediaset Infinity, ha spiegato che all’Inter si parla di programmazione e di continuità: “Il modello di Zhang ha regalato soddisfazioni e va riconosciuto“.