Caos Superlega, non è ancora finita. Svelato il piano attuato da Al-Khelaifi e Agnelli, coinvolti nella vicenda anche i nerazzurri
Il fenomeno Superlega è entrato di prepotenza nel mondo del calcio nell’ormai lontano 2020, in piena era Covid-19. La sensazione iniziale era quella che questo progetto potesse prendere immediatamente vita. Così non è stato, con la questione che è poi inevitabilmente finita per procrastinarsi.
L’idea è sempre stata quella di mettere fine alla Champions League, facendo posto a una competizione più innovativa e ristretta come quella della Superlega. Un progetto, questo, a cui a dire il vero stanno lavorando ormai da diverso tempo Nasser Al-Khelaifi e Andrea Agnelli, rispettivamente attuale presidente del Psg ed ex patron della Juventus.
I due imprenditori, rimasti a stretto contatto negli ultimi anni, avevano già incominciato a formulare un piano per rendere definitiva questa competizione, denominato ‘Bohr’ in onore di Niels Bohr, fisico danese del XX secolo che partecipò in quell’epoca alla creazione della bomba atomica.
La novità, precisata sin dal primo giorno in cui è spuntato fuori questo fenomeno, è quella che a questo Progetto avrebbero preso parte soltanto le migliori squadre europee, che di conseguenza non avrebbero più potuto disputare alcun singolo impegno nei rispettivi campionati nazionali ed ecco che, a distanza di tempo, ad aver svelato il piano sorretto in passato da parte del duo Al-Khelaifi-Agnelli ci ha pensato ‘L’Equipe’, noto quotidiano francese che ha fatto presente anche il nome dell’Inter.
413 partite e quattro fasce da sei squadre ciascuna: i dettagli del Progetto Bohr
Inter, Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Psg, Juventus, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Tottenham, Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Queste 14 delle 24 squadre coinvolte nel Progetto Bohr, sorretto in questi ultimi anni da Nasser Al-Khelaifi e Andrea Agnelli.
Quattro fasce ciascuna composta da sei squadre. Questa la formula del torneo ideata dal seguente duo, con ognuna di queste società chiamata a disputare nella prima parte della manifestazione 32 incontri, una metà in casa e la restante parte in trasferta.
Di queste 24 squadre è prevista soltanto l’eliminazione di 8 società. Successivamente, a partire dagli ottavi di finale, è prevista la fase a eliminazione diretta con gare di andata e ritorno, per un totale di 413 partite. Questo il piano ideato dai due affermati imprenditori, così da consentire a tutti i partecipanti di incrementare i propri guadagni rispetto a quelli garantiti in passato dalla Champions League.
Questi tutti i dettagli forniti da ‘L’Equipe’, che ha inoltre fatto chiarezza sulla posizione iniziale del Psg, mostratosi in partenza consenziente e successivamente contrario a questo progetto nel momento in cui il proprio numero uno è stato nominato presidente dell’ECA.