17 partite e 4 goal, non male per un centrocampista al primo anno in A: l’Inter osserva il predestinato e prepara la recompra
Il ragazzino non si ferma più, e l’Inter non può far altro che sfregarsi le mani. Dopo averlo ceduto quest’estate, il club nerazzurro si è infatti tutelato inserendo una speciale clausola in modo da poter riprendere in rosa il talento, senza un esborso troppo costoso, in caso di esplosione. Intanto il giovane continua a convincere.
Dopo essesi conquistato la maglia da titolare e aver mostrato grande maturità tecnica, brillando sia come trequartista che interno di centrocampo, il ventunenne è già arrivato a quota 4 reti in Serie A. L’anno scorso, in B, ne aveva segnate 9, impressionando tutti.
Giovanni Fabbian non è dunque una vera e propria sorpresa. L’anno scorso è stato uno dei giocatori più apprezzati in B. E i dirigenti dell’Inter, che lo conoscono bene, sapevano che si sarebbe messo in buona luce anche in A, con la maglia del Bologna. Forse però non pensavano che sarebbe esploso così presto…
Pur avendolo ceduto, il club nerazzurro non ha mai smesso di monitorare il giovane centrocampista, anche perché con la vendita al club rossoblù l’Inter ha mantenuto il diritto di recompra. Per riportarlo a Milano Ausilio e Marotta dovranno investire 12 milioni di euro: questa la cifra prevista dal diritto di riacquisto attivo nel 2025.
La recompra per riportare il predestinato in nerazzurro nel 2025
Giovanni Fabbian è stato fortemente voluto dal Bologna. Doveva finire all’Udinese, parallelamente al passaggio di Lazar Samardzic all’Inter. Saltato l’affare, si è inserito Di Vaio, ds dei rossoblù, convinto che il giovane centrocampista avrebbe fatto bene con Thiago Motta. E così è stato.
Fabbian ha cominciato subito a mostrare le sue qualità: grandi capacità di inserimento, senso del goal, duttilità e fisicità. Contro l’Hellas Verona gli sono bastati 27 minuti per mettere la palla in rete, con uno dei suoi colpi forti, cioè la zampata da opportunista.
Si tratta della sua quarta rete nella stagione di debutto in Serie A. E per l’Inter tali successi sono notizie foriere di soddisfazioni. Non solo perché dimostrano il talento di un prodotto della Primavera, ma anche perché a partire dal 2025 il club nerazzurro potrà esercitare la recompra da 12 milioni per riportare il predestinato a casa.
Ora Fabbian pensa solo al Bologna. La squadra allenata da Thiago Motta si trova in piena corsa per un posto in Champions League, e il ragazzo sa di poter essere il protagonista di una stagione che rimarrà nella storia del club rossoblù.
L’operazione tra Inter e Bologna la scorsa estate si è chiusa a 5 milioni. Per alcuni tifosi dell’Inter, bisognava chiedere di più o non cederlo affatto. L’Inter ha preferito mandarlo a giocare (a Milano sarebbe stato l’ottavo centrocampista in rosa) e farlo crescere, tutelandosi con la clausola di ricompra: il predestinato può tornare a 12 milioni.
In che modo l’Inter si è tutelata
Il prezzo vale però solo per il 2025. Quindi quest’estate l’Inter non potrà esercitare la clausola. Dall’altro lato, il Bologna, da accordi, non può vendere il giocatore prima dell’anno in cui il club nerazzurro sarà in grado di esercitare la recompra. Quindi anche nel caso in cui si faccia avanti una pretendente con un’offerta da 20 milioni, Di Vaio dovrebbe rifiutare.
“In casa o fuori l’importante è dare il massimo“, ha detto Fabbian alla fine del match in cui ha brillato segnando un goal e firmando un assist. “A me tocca mettermi a disposizione. E devo dire che è stato fantastico festeggiare sotto la curva: è bello condividere questi momenti con loro e ringrazio anche quelli che ci seguono in trasferta. Siamo noi ad applaudire loro, è stato bello avvertire la soddisfazione della gente“.
“Sto cercando di crescere allenamento dopo allenamento e di aiutare i compagni seguendo i dettami dell’allenatore“, ha poi commentato. “Sono d’accordo quando si dice che non dobbiamo guardare la classifica, è prematuro. Tuttavia siamo consapevoli che la prossima partita contro l’Atalanta potrebbe essere fondamentale. Ora godiamoci questo momento, da domani penseremo al prossimo turno“.