Calhanoglu da Oscar in questa stagione e 60 milioni di euro per poter parlare di mercato, ma l’Inter tiene testa alle indiscrezioni perché non ha un erede dello stesso livello
L’addio definitivo di Marcelo Brozovic della scorsa estate verso il campionato arabo di Saudi Pro League ha spalancato le porte ad Hakan Calhanoglu per prendere in pianta stabile il ruolo di mediano playmaker dell‘Inter, al posto dell’ormai ex centrocampista croato.
Non che fosse una novità. Il turco aveva infatti già avuto modo, nel corso della seconda metà della passata stagione, di sperimentare una nuova posizione di gioco unendo le sue qualità di rifinitore del gioco all’attenzione e l’impegno mostrati in fase difensiva. Nel corso dei mesi queste abilità sono andate affinandosi ancora e questo ha permesso al calciatore ex Milan di poter incominciare la nuova stagione con un piglio ancora migliore. Finora il suo rendimento è infatti stato davvero eccezionale anche in fase realizzativa, con gol pesanti e messi a segno per lo più dal dischetto come fosse un cecchino infallibile su cui poter sempre contare.
Calhanoglu è divenuto in poco tempo anche una macchina da record impressionanti e i suoi gesti tecnici, dalla gestione del pallone in mezzo agli avversari ai lanci lunghi filtranti per imbastire nuove opportunità di pericolo in fase avanzata, hanno anche catturato le attenzioni dei tanti club pretendenti sul mercato che mai avrebbero scommesso sulla rinascita di un calciatore che – fino a qualche anno fa – era lentamente finito nel dimenticatoio dei calciatori mediocri.
Oggi Calhanoglu farà gli esami per conoscere l’entità del problema fisico che lo ha costretto a saltare la gara col Lecce. Inzaghi è preoccupato.
Per Calhanoglu almeno 60 milioni, Biasin: “L’Inter non ha un erede”
Calha risplende di luce propria e investe gli osservatori delle precedenti con bagliore mistico. L’Inter se n’è accorta, grazie allo sguardo sempre attento di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio sul mercato. E per questo motivo ha fissato il prezzo del suo cartellino.
Una cifra certamente indicativa ma specchio del rendimento del giocatore in questa stagione. Per poterlo avere o comunque anche solo pensare di discutere di affari con il club nerazzurro, all’estero devono valutare almeno 60 milioni di euro d’esborso.
Lo ha confermato anche Fabrizio Biasin in un recente intervento ai microfoni di ‘TvPlay’, nel corso della diretta streaming sull’omonimo canale Twitch: “Credo abbia una valutazione importante come questa. Il problema è che l’Inter non ha un erede, perché Asllani non è ancora a quel livello e dovrebbero prendere un altro calciatore per poterlo rimpiazzare”.
Al commento è poi seguito comunque un suggerimento di mercato piuttosto interessante, del quale si è parlato spesso a più riprese perché slanciato dall’ottimo percorso del Bologna di Thiago Motta in campionato. Ovvero il nome dello scozzese Ferguson. “Lui potrebbe fare lo stesso percorso di Calhanoglu“, ha commentato. E chissà che l’Inter non possa davvero prenderlo in considerazione nell’eventualità in cui i piani strategici dovessero improvvisamente cambiare.