A Lecce il portiere nato in Indonesia ha giocato la sua prima partita in Serie A a difesa della porta nerazzurra. Le ultime sul suo futuro
Debutto senza subire gol, quindi perfetto, per Audero ieri al ‘Via del Mare’ contro il Lecce. Per il portiere si è trattata della prima in Serie A a difesa della porta dell’Inter, dopo le due presenze collezionate contro Benfica e Bologna in Champions e Coppa Italia.
Il futuro del numero 77 potrebbe essere all’Inter. Marotta e Ausilio sono al lavoro per l’erede di Sommer senza fretta, visto che lo svizzero ha un contratto di altri due anni e fin qui ha dimostrato grande solidità. Per il ruolo di vice dell’ex Bayern, secondo le informazioni raccolte in esclusiva da Interlive.it, la dirigenza proverà quindi a tenersi Audero.
A giugno verrà fatto un tentativo per il rinnovo del prestito del classe ’97, arrivato a inizio estate scorsa in prestito con obbligo condizionato fissato a 7 milioni. La Sampdoria, alla quale è legata fino al 2026, punta sì a cederlo a titolo definitivo, ma pur di non pagare nuovamente il suo ingaggio (poco meno di 2 milioni lordi) potrebbe acconsentire a un’ulteriore operazione a titolo temporaneo. Ovviamente sarà fondamentale il parere dello stesso Audero, ovvero se sarà disposto o meno a disputare una seconda stagione da vice.
Audero: “Per me è un anno importante”
Sulla rete di Frattesi, del momentaneo 0-3, c’è stato anche lo zampino del ventisettenne nato in Indonesia: “È un’azione che proviamo spesso – ha raccontato al canale tematico nerazzurro – Sono soddisfatto sia dell’azione del gol e del risultato. Siamo stati bravi nonostante un campo non perfetto che ci impediva di palleggiare nel miglior modo”.
Non è facile giocare così poco per un portiere come Audero abituato, fino alla stagione passata, a scendere sempre in campo dal primo minuto: “Per me, quest’anno è un anno importante sotto tanti punti di vista: posso allenarmi con dei giocatori di un livello superiore alla media e arricchire il mio bagaglio personale. Non è facile in mancanza di una continuità che in un portiere è importante, però proprio per questo bisogna cercare di riproporre il lavoro nella quotidianità”.