Tentazione inglese in arrivo per il tecnico piacentino, finito nel mirino di Chelsea, Manchester United, Liverpool e non solo. Svelato il nome su cui potrebbe ripiegare Marotta in estate
Simone Inzaghi è finito sotto il tiro di alcune big di Premier. Questa l’indiscrezione lanciata nella mattinata di ieri dai giornali nostrani, che hanno fatto il punto sul tecnico piacentino, fortemente ricercato da Manchester United, Chelsea e Liverpool, ma attenzione anche al Barcellona che a fine stagione dirà addio a Xavi.
Quali i motivi di questo interesse mostrato da parte di queste determinate big europee nei confronti del tecnico piacentino? Facile dirlo: il fatto che l’ex allenatore della Lazio abbia raggiunto sorprendenti risultati a capo della guida tecnica dell’Inter, squadra che soltanto pochi mesi fa ha raggiunto la finale di Champions, che è ora al primo posto in classifica con nove punti di vantaggio sulla seconda inseguitrice (nonostante l’appuntamento in meno rispetto alla Juventus) e che sta mettendo in evidenza un gioco mai visto prima.
Conti alla mano, infatti, l’Inter figura tra le migliori d’Europa, a testimoniarlo i 63 gol realizzati in campionato dal club meneghino contro le sole 12 reti subite. C’è qualcosa di vero in quest’indiscrezione lanciata da ‘Tuttosport’? Beh, al momento si tratta soltanto di pura suggestione. In caso di conquista dello Scudetto, Simone Inzaghi è destinato a estendere la durata del proprio accordo con l’Inter, quest’oggi in scadenza a giugno 2025.
Come abbiamo visto in questi ultimi anni, però, mai dire mai nella vita, a maggior ragione nel mondo del calcio dove può veramente accadere di tutto. Quello di Thiago Motta il nome accostato alla panchina dell’Inter in caso d’addio al tecnico piacentino a fine stagione. Non solo, alla candidatura dell’allenatore italo-brasiliano potrebbe aggiungersi anche quella di Raffaele Palladino, ora alla guida del Monza.
Con le dovute proporzioni, Raffaele Palladino è uno di quei tecnici che più si avvicina alla filosofia di calcio di Simone Inzaghi, che da sempre predilige la difesa a tre.
Alla sua prima esperienza vissuta a bordocampo in Serie A, l’ex calciatore di Juventus e Genoa (ora in vesti di allenatore) sta dimostrando di essere una figura di assoluto valore, in grado di far esprimere un certo tipo di calcio alla propria squadra e di gestire al meglio un gruppo figurante quest’oggi a metà classifica. Potrebbe essere proprio questa la scommessa su cui potrebbe finire per virare in estate l’AD nerazzurro Beppe Marotta in caso d’addio a sorpresa a Simone Inzaghi.
È vero, stiamo pur sempre parlando di una vecchia conoscenza bianconera (tant’è che il desiderio nutrito da Palladino è quello di sedersi un giorno alla guida tecnica della ‘Vecchia Signora’), ma va tenuto in considerazione il fatto che ci troviamo difronte a dei professionisti, pronti a mettere in secondo piano la propria fede calcistica difronte a succulenti opportunità di lavoro. Questa la ragione per cui nulla è da escludere, a priori, nel calcio di oggi.
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