A Bologna ampio turnover di Inzaghi in vista del decisivo match di Champions in casa dell’Atletico Madrid
Ieri si era sparsa la notizia di nuovi esami per Frattesi, con l’Inter che voleva avere certezze sul fatto che non avesse accusato un nuovo problema fisico durante il riscaldamento all’intervallo della gara col Genoa.
La ‘smorfia’ del centrocampista aveva gettato un po’ in allarme i tifosi, non però Inzaghi e la stessa Inter. La quale sempre ieri, per via indiretta, ci aveva negato che fossero in programma degli esami strumentali per il classe ’99. E infatti l’ex Sassuolo non li ha fatti, allenandosi pressoché regolarmente in vista della trasferta di Bologna. Il numero 16 sta bene, è in condizione di giocare tanto che al ‘Dall’Ara’ potrebbe partire anche titolare.
Contro la squadra di Thiago Motta, autentica rivelazione della Serie A di quest’anno, Inzaghi dovrebbe optare per un ampio ma sempre ragionato turnover considerato che quattro giorni più tardi la sua Inter si giocherà l’accesso ai quarti Champions a Madrid, in casa dell’Atletico. Frattesi farebbe rifiatare Barella, mentre in cabina di regia potrebbe trovare ancora spazio dal 1′ Asllani. Da oggi Calhanoglu tornerà ad allenarsi coi compagni, con le valutazioni sul suo impiego (per quanto tempo, se dall’inizio oppure no) che verranno fatte da Inzaghi tra oggi stesso e soprattutto domani, alla vigilia della sfida coi rossoblù.
Titolare dovrebbe sicuramente tornare Marcus Thuram, col Genoa entrato a gara in corso. In coppia col francese agirà l’altro grande ex della partita, Marko Arnautovic. A meno di ripensamenti, quindi, sabato anche Lautaro partirà dalla panchina.
È positiva la prima stagione di Frattesi
Per Frattesi si tratterebbe della nona partita da titolare in stagione. Fin qui il ventiquattrenne romano ha collezionato 1127′, segnando 6 gol e fornendo 5 assist. Un bottino di tutto rispetto considerato che spesso e volentieri è partito dalla panchina.
Va detto che Frattesi aveva messo in conto di non giocare con continuità, come a Sassuolo: “Non pensavo mica di essere titolare subito – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ lo scorso 27 febbraio – Sarebbe stato stupido anche solo pensarlo, d’altronde tutti i centrocampisti della Serie A qui non giocherebbero mai titolare. La panchina la vivo come una cosa normale, un’occasione di crescita, anche perché farlo in maniera diversa sarebbe controproducente. Non mi sono mai pentito di aver scelto l’Inter” che per il suo cartellino ha speso 33 milioni di euro bonus esclusi.