Il centrocampista sardo è finito sotto accusa per l’episodio che l’ha visto protagonista in negativo sul contatto avvenuto con Frendrup durante Inter-Genoa
Con la vittoria ottenuta lo scorso lunedì sera sulla formazione di Alberto Gilardino, Lautaro e compagni hanno collezionato il loro dodicesimo successo consecutivo in quest’inizio del 2024, coi nerazzurri che si trovano ora con 15 punti di vantaggio sulla Juventus, ferma a sua volta in seconda posizione a quota 57.
Ad aprire le danze è stata la rete di Kristjan Asllani, che ben servito da un Alexis Sanchez (apparso totalmente rinvigorito nelle ultime uscite) ha spedito in rete la palla del momentaneo 1-0. A raddoppiare, appena 8 minuti dopo, è stato proprio il cileno, capace di ‘trafiggere’ Josep Martinez dagli undici metri. Un penalty, quello concesso in favore dell’Inter, che ha sollevato innumerevoli polemiche.
Ancor prima di cascare addosso a Barella, infatti, il calciatore genoano Morten Frendrup (già ammonito in precedenza tra l’altro) è intervenuto nettamente sul pallone. Una dinamica, questa, segnalata in favore del giudice di gara Giovanni Ayroldi anche dagli addetti ai lavori presenti nella sala Var di Lissone, col fischietto di Molfetta che a sua volta ha deciso di non tornare indietro sui propri passi concedendo così il calcio di rigore in favore della squadra di Inzaghi.
A finire sotto accusa è stato inevitabilmente il centrocampista sardo, ritenuto colpevole di essersi spinto fin troppo oltre con le sceneggiate. Questo, di fatto, il pensiero di Sandro Sabatini, che ha aspramente criticato l’ex Cagliari (non nuovo a questo tipo di episodi).
Sabatini: “Pessime le tre ‘capriole’ di Barella, mi associo al pensiero di Zangrillo”
Il noto giornalista Sandro Sabatini, oltre che affermato conduttore televisivo, una volta intervenuto davanti ai microfoni di ‘Radio Sportiva’ è tornato a parlare del contatto avvenuto tra Frendrup e Barella in Inter-Genoa, criticando così il centrocampista sardo:
“Quelle tre ‘capriole’ a cui si è lasciato andare Barella sono state davvero pessime” – esordisce. “Da semplice appassionato di calcio mi unisco al pensiero di Zangrillo, presidente del Genoa (che negli scorsi giorni ha ammesso di come i direttori di gara siano tratti in inganno da tanti calciatori che fingono traumi inesistenti, ndr). A me i simulatori non piacciono affatto, anzi, i calciatori hanno un ruolo ben preciso ed è quello di dare il giusto esempio” – spiega.
“Da regolamento non è prevista alcuna sanzione per antisportività, ma credo che sarebbe cosa buona e giusta punire non soltanto Barella ma tutti quelli che adottano questo tipo di comportamenti. Questo episodio è controproducente in primis per il centrocampista dell’Inter, tutti gli arbitri dell’Europeo avranno sicuramente preso nota di questo episodio. L’ex Cagliari rischia di ritrovarsi con qualche brutta sorpresa nel caso in cui non dovesse correggere una volta per tutte questa debolezza” – conclude.