Il grande ex ha una voglia matta di far rientro a Milano in sponda nerazzurra, nuovo annuncio a sorpresa
L’Inter, in oltre 115 anni di storia, ha sempre accolto grandi campioni tra le sue file. Adriano, Zanetti, Lothar Matthaus, Beppe Bergomi, Franco Baresi, fino ad arrivare anche a Ronaldo ‘Il Fenomeno’. Ognuno di questi calciatori ha, per forza di cose, lasciato uno splendido ricordo di sé dalle parti di Appiano e, tra questi, anche Evaristo Beccalossi.
Il fantasista italiano di piede mancino è passato dal Brescia all’Inter nel 1978, restando dalle parti del Duomo fino al 1984. Questa, di fatto, l’avventura di maggior spessore da segnalare in favore dell’attuale capo delegazione dell’Italia U-19 quando ancora in vesti di calciatore.
156, in totale, i gettoni raccolti da Beccalossi con indosso la casacca nerazzurra, conditi inoltre da 31 reti (capite bene, quindi, di che tipo di giocatore si stia parlando in questo caso). Beccalossi è passato alla storia come uno dei calciatori italiani tecnicamente più dotati ma, al tempo stesso, fin troppo discontinuo a livello di prestazioni.
Poco importa, quel che conta è che questo signore qui abbia ugualmente lasciato uno splendido ricordo di sé dalle parti di ‘Viale della Liberazione’, tanto da essersi sbilanciato così sul proprio futuro.
Evaristo Beccalossi, così chiamato in onore del nonno, si è raccontato davanti ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’ rilasciando una lunga intervista a proposito del suo trascorso in nerazzurro. Queste, di fatto, le dichiarazioni di maggior spessore rilasciate dall’attuale dirigente sportivo italiano sul conto dell’Inter:
“A Milano sono stato benissimo” – esordisce. “Mi dicevano sempre ‘sei il più forte di tutti, conservati e fai vita sana’. Era tutto così bello, ricordo ancora quando abbiamo battuto in più occasioni la Juve, le sfide vissute contro grandi campioni e persino i momenti in cui sono andato dal salumiere interista dopo le vittorie nei derby. Penso, ad esempio, anche al benzinaio milanista da sfottere” – spiega.
“I tifosi sono sempre stati speciali con me, conservo un ottimo ricordo di tutti. Sbagliai persino due rigori nella stessa partita contro lo Slovan e ho avuto seriamente paura di perdere l’affetto che tutta quella piazza aveva riposto in me, invece quando tornai a Milano 15 giorni dopo l’ultima volta venni accolto al ‘Meazza’ come se non fosse successo nulla. Il mio sogno più grande è tornare all’Inter” – conclude.
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