Maxi squalifica dopo Bologna-Inter: episodio vergognoso

Bologna-Inter è stata l’occasione dell’ennesimo episodio vergognoso nel mondo del calcio: si profila la possibilità di una maxi squalifica

Dopo i casi fortemente discussi relativi a Lukaku e a Maignan, ci sono stati altri deplorevoli episodi non condannati abbastanza dalla stampa e dalle istituzioni. E anche al Dall’Ara, durante il match tra Bologna e Inter, è accaduto qualcosa di grave.

Inzaghi: rischio squalifica dopo Bologna-Inter
Simone Inzaghi (LaPresse) – interlive.it

C’è anche un video che potrebbe portare a una squalifica. Bologna-Inter, quindi, potrebbe non essere solo ricordata come la gara in cui i nerazzurri allenati da Simone Inzaghi hanno offerto l’ennesima prova di forza dell’Inter contro un avversario tutt’altro che arrendevole.

Il match, conclusosi sul risultato di 0-1 grazie a un goal realizzato da Bisseck, potrebbe essere ricordato anche per un altro episodio vergognoso di razzismo sugli spalti. Il fatto è stato testimoniato da uno youtuber interista, che ha filmato la scena e l’ha denunciata sui social.

Nel video pubblicato dallo youtuber @elitalo_33 si vede un tifoso dalle tribune inveire contro Denzel Dumfries. A voce alta, ben distinguibile, il tifoso razzista appella il difensore olandese dell’Inter come“Scimmia”.

Nel video, l’autore delle immagini, che è seduto proprio vicino al razzista, prova a fermare l’autore dell’ingiustificabile commento, gridandogli: Ma che cosa hai in testa?”. Il tifoso che ha insultato Dumfries tenta goffamente di giustificarsi. A quanto pare il club rossoblù non avrebbe ricevuto segnalazioni dagli steward che presidiavano quel preciso settore di tribuna ben riconoscibile nel video.

Proprio il video pubblicato sui social potrebbe portare a delle opportune conseguenze. Il giudice sportivo potrebbe prenderlo in considerazione e chiedere un ulteriore approfondimento. Si tratta dunque dell’ennesimo caso di insulti razzisti rivolti a un calciatore. La giustizia sportiva si è quasi sempre mossa squalificando interi settori.

Così è successo co i tifosi della Lazio che hanno insultato Lukaku, oppure quelli del Verona (con il settore chiuso per due turni) per i cori a Makoumbou del Cagliari.

Episodio vergognoso ai danni di Dumfries: la risposta del giudice sportivo

In tutti i casi citati si trattava però di centinaia o migliaia di persone. Nel caso di Dumfries, invece, a lasciarsi andare agli esecrabili commenti razzisti è stato un solo tifoso. Ecco perché sembra già fuori discussione la chiusura dello stadio o dell’intero settore.

Insulti razzisti a Dumfries
Denzel Dumfries vs Alexis Saelemaekers (LaPresse) – interlive.it

Cosa fare dunque? La società rossoblù dovrebbe intervenire per individuare colui che ha pronunciato l’insulto razzista, sfruttando il video che sta circolando sui social. In Udinese-Milan è già successo qualcosa del genere, in seguito a un simile episodio vergognoso.

Grazie alle telecamere e a vari controlli incrociati, la società bianconera ha subito individuato i responsabili delle frasi razziste rivolte a Maignan. E tutti questi signori sono stati sottoposti a daspo di cinque anni. Sui quei fatti, a breve, potrebbe anche indagare la Procura.

E proprio questo iter potrebbe essere riproposto per i fatti avvenuti al Dall’Ara. Per fortuna che Dumfries è uno con i nervi d’acciaio. Non sappiamo se ha ascoltato le offese rivoltegli dal tifoso razzista, ma in ogni caso l’olandese ha continuato a fare il suo, senza preoccuparsi del tifo avverso e dell’ostilità dei più bruti e ignoranti.

Denzel dà l’idea di essere un ragazzo tenace e sempre concentrato. Ciò ovviamente non lo rende immune dal dolore o dallo sconforto che simili situazioni possono generare.

Intanto, sempre riguardo all’olandese, si torna a parlare di possibile rinnovo. La dirigenza vorrebbe rinnovargli subito il contratto, ma prima di provare ad avanzare una nuova proposta bisogna studiare la situazione burocratica. L’Inter vorrebbe infatti sfruttare il Decreto Crescita, che è stato abolito qualche mese fa. Potrebbe esserci la possibilità che coloro che hanno figli piccoli o hanno acquistato una casa in Italia possano ancora usufruire dei benefici per altri due anni

 

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