Volevano l’Inter ma pare che siano pronti a prendersi il Milan: c’è una trattativa in corso, e sembra tutto confermato, ma c’è già chi grida al complotto
Come sapete, qualche giorno fa la Guardia di Finanza è entrata nella sede del Milan e nelle abitazioni private degli alti dirigenti rossoneri per delle perquisizioni, sequestrando documenti e materiale informatico.
L’ipotesi di reato è quella di ostacolo all’attività della FIGC di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio. In pratica, la procura pensa che Elliott, vecchio proprietario del club conservi il controllo sostanziale della società, anche se alla FIGC risulta la cessione al fondo Redbird di Gerry Cardinale nel 2022.
E queste sono notizie ormai vecchie. Le nuove informazioni rilevanti rimandano invece alla conferma di una voce diffusa da tempo. Fra la carte trovate dalla Guardia di Finanza ci sarebbero documenti che confermano che il fondo PIF vuole entrare nel Milan con il 41,7% delle quote.
Gli arabi, insomma, stavano trattando per diventare soci. Per la precisione, il fondo PIF mirava a inserirsi come secondo azionista, rilevando il prestito concesso da Elliott a RedBird. Qualche anno fa si ripeteva insistentemente che PIF mirasse all’acquisto dell’Inter, da qualche mese si è invece cominciato a parlare di una trattativa con il Milan.
Dai documenti trovati dagli inquirenti è emerso un atto specifico in cui è citato il fondo sovrano PIF come referente già pronto a entrare con il 41,7% delle quote societarie. Ciò tramite il riacquisto del Vendor Loan per un valore di 487,5 milioni.
Vendor Loan è il prestito da 550 milioni di euro, rimborsabile in tre anni e con un tasso d’interesse del 7%, che la RedBird di Cardinale ha ottenuto da Elliott.
PIF snobba l’Inter e punta al Milan: conferme sulla trattativa
E ora sui social sta venendo a galla una simpaticissima teoria del complotto, secondo cui i poteri forti (la FIGC, Marotta, eccetera) abbiano sguinzagliato la Guardia di Finanza per non far arrivare gli arabi e per impedire così che il Milan si trasformasse in un top-club miliardario.
Tanti interisti sono davvero preoccupati che l’arrivo di PIF possa essere una minaccia. Il City e il PSG, con i soldi degli arabi, si sono imposte come squadre di grandissimo livello, spendendo cifre assurde sul mercato.
Ciò accadeva più di dieci anni fa, quando i controlli erano meno ficcanti e la UEFA lasciava correre. Adesso la vigilanza è più ferrea, persino in Italia. Inoltre, abbiamo l’esempio del Newcastle, che con l’arrivo di PIF è diventata una squadra più competitiva, ma non ha di certo dominato in Premier o in Europa. I sauditi hanno speso, ma sempre entro certi limiti.
Rischio penalizzazione, e presto potrebbe muoversi la UEFA
In tutto ciò, riguardo all’indagine in corso, il Milan si dichiara terza parte per atti compiuti dai suoi ad.
Anche Elliott si è esposto, sostenendo di non aver più nulla a che fare con il Milan, e ribadendo che tutto dipende da una terza parte. E chi è questa terza parte?
Nell’estate del 2022 il Milan passò da Elliott a Redbird, cioè da Singer a Cardinale. Ma per compiere l’acquisto RedBird chiese un prestito proprio a Elliott. Furlani (uomo di Elliot) è rimasto amministratore delegato del club proprio a garanzia di simile patto.
Più volte in passato qualcuno ha denunciato la sostanziale opacità nella cessione di Elliott a RedBird. Ora la procura potrebbe aver acquisito prove che potrebbero portare a una penalizzazione. E intanto PIF guarda da lontano, impossibilitato a muoversi: con un’inchiesta in corso, meglio farsi i fatti propri.
Per ora sta indagando solo la FIGC. Presto, però, l’inchiesta potrebbe coinvolgere anche la UEFA. E il Milan potrebbe subire un’esclusione dalle coppe com’è accaduto quest’anno alla Juve.