L’Inter ragiona sull’opportunità di potersi liberare del giocatore non all’altezza delle aspettative: si spera nell’Arabia
La sconfitta in Champions contro l’Atletico Madrid, la terza in stagione (insieme a quella in campionato contro il Sassuolo e quella in Coppa Italia, ai supplementari, contro il Bologna), ha fatto riemergere un problema già chiaro per molti tifosi nerazzurro. Il problema dei ricambi in attacco.
Quando Lautaro e Thuram non sono in giornata (e per fortuna quest’anno è successo di rado che entrambi giocassero male), per l’Inter cominciano i guai. Marko Arnautovic, deludente in campo, ha dimostrato anche scarsa tenuta fisica. Sono già tre gli infortuni importanti in stagione.
Sanchez sembrava essersi ripreso dopo un avvio sconfortante, ma per caratteristiche, età e ruolo non può essere un fattore per l’Inter. Nel ritorno degli ottavi di Champions League contro l’Atletico, Inzaghi ha tenuto in campo un Thuram poco in vena e stanco per troppi minuti e ha spremuto Lautaro fino ai rigori.
Simeone, invece, l’ha svoltata proprio con i cambi in attacco. Fuori Morata, dentro Depay. E poi Correa, a dare ancora più peso all’attacco. L’Inter, in panchina, aveva solo Alexis Sanchez, che quand’è entrato ha giocato da trequartista e in pratica non ha mai tirato in porta.
Più che Sanchez il problema vero dell’Inter è Aranutovic. Il Niño, ribattezzato da Griezmann el Cagòn chileno, ha il contratto in scadenza a giugno. E l’Inter prenderà in considerazione la sua permanenza solo nel caso in cui l’ex Udinese sapesse, da qui alla fine della stagione, dimostrarsi davvero prezioso per il club.
Arnautovic, invece, ha due anni di contratto. E comincia a essere inteso come un peso morto per l’Inter. I nerazzurri hanno investito 10 milioni per prenderlo dal Bologna (8 subito più 2 sicuri di bonus). E prende 3,7 milioni netti più bonus a stagione. Per non andarci a perdere l’Inter dovrebbe incassare almeno 5 o 6 milioni da una sua cessione. E chi se lo prende a tanti soldi?
L’Arabia: l’unico modo in cui l’Inter si può liberare di Arnautovic
L’unica speranza, se davvero ci si vuol liberare di Arnautovic, è che il giocatore prende in considerazione l’opportunità di trasferirsi in Arabia Saudita. La cosa potrebbe essere fattibile, dato che lo stesso Arnautovic, anni fa, dimostrò di essere sensibile a certi affari.
Nel 2019 lasciò la Premier League per giocare in Cina, nello Shanghai SIPG, quand’era nel pieno della sua carriera agonistica. Rimase in Oriente per tre stagioni. Poi tornò in Italia, al Bologna, dove non ha fatto malissimo (24 goal in 54 partite).
All’Inter, invece, le cose stanno andando proprio male. Dal punto di vista tecnico, l’austriaco non è servito a molto. In 21 presenze ha segnato 2 volte in campionato. 2 i goal in Champions, di cui uno importante (ma vano) proprio contro l’Atletico all’andata.
Per l’Inter è già scattato l’obbligo di riscatto. Quindi l’attaccante dovrebbe continuare in nerazzurro anche l’anno prossimo. C’è chi propone di spedirlo qui o lì, e c’è chi spera appunto in un regalo da parte dei sauditi. Ma è troppo presto per ragionarci…
Offerte dalla Saudi Pro League
Per ora, Arnautovic non ha mai discusso con dirigenti di squadre arabe. Cosa che invece è successa in più occasioni a Sanchez. L’austriaco sognava di tornare all’Inter da protagonista, e non c’è riuscito. Ma probabilmente intuisce che ostinarsi potrebbe essere controproducente per questi suoi ultimi anni di carriera.
L’Inter, come vi abbiamo spiegato tempo fa qui su interlive, valuterà di certo ogni possibile offerta in arrivo per Arnautovic. Il punto è che è difficile che la dirigenza possa affrontarne troppe, di offerte di acquisto. Una possibilità potrebbe dunque essere quella di sfruttare l’austriaco come pedina di scambio per arrivare a qualcun altro.
Un altro attaccante, anche nel caso in cui venga trattenuto Sanchez, dovrà arrivare per forza. Anche l’arrivo di Taremi, da solo, non basta a colmare le lacune che si percepiscono nel reparto offensivo. Ci vuole una punta che sappia far goal.
In teoria, Arnautovic, poteva essere una quarta punta di livello. Ma, mentalmente, non appare pronto a gestire il peso della maglia. E, ancora più grave, rivela una fragilità fisica che di certo peserà sulle scelte della dirigenza nerazzurra. Gli arabi sono avvisati: l’austriaco è in vendita.