Flop Klaassen, addio Inter a giugno: sostituto già preso

Per molti, il vero flop della stagione è Davy Klaassen: l’olandese non si è mai integrato in squadra e non è riuscito a combinare nulla di buono

Con lo Scudetto, corna facendo, già in cassaforte, Simone Inzaghi potrebbe dar spazio nelle ultime giornate a quei giocatori che finora hanno trovato poco spazio. Per valorizzarli e per sperimentare soluzioni nuove in vista del futuro. Uno su tutti Buchanan.

Il flop della stagione è Klaassen?
Davy Klaassen (LaPresse) – interlive.it

Un altro che di certo non ha senso valorizzare è Davy Klaassen. L’olandese è destinato ad andar via a fine stagione, e nessuno ne sentirà la mancanza. Così come nessuno si aspettava un exploit da un profilo del genere, che già in patria, nell’ultimo biennio, aveva faticato parecchio dal punto di vista fisico.

All’Inter, Klaassen non ha dato niente. Ha avuto poco spazio, è vero. Ma ogni volta che è sceso in campo non ha mai dato l’impressione di poter dare qualcosa di speciale alla squadra. Cosa? Da lui ci si aspettava qualche goal. In Olanda lo chiamavano Mister 1-0, per la sua capacità di entrare e segnare. In nerazzurro non ha mai neanche tirato in porta.

Goal a parte, ci si augurava che potesse portare in dote un po’ di esperienza internazionale e saggezza tattica. Un upgrade rispetto a Gagliardini. Così era stato tacitamente presentato. Ma alla fine, tutti si sono accorti che Gagliardini era parecchio più utile.

Klaassen: è lui il vero flop stagionale?

L’ex Atalanta ora al Monza ha abituato i tifosi nerazzurri a eclatanti errori, prestazioni svogliate e passaggi sballati. Però, poteva essere utile quando c’era da far rifiatare qualcuno. Correva, si dava da fare in copertura e riusciva a interpretare decentemente il ruolo di filtro a centrocampo e, in casi speciali, di incursore.

Klaassen e Arnautovic acquisti sbagliati
Peggio Klaassen o Arnautovic? (LaPresse) – interlive.it

Sapeva dove piazzarsi, Gagliardini. Klaassen, invece, a marzo inoltrato pare ancora un pellegrino stonato che vaga senza meta. Non ha mai inciso. Peggio: non è mai entrato in partita. E tutte le volte che è stato in campo più di 5′ ha deluso.

L’errore grave, uno solo, l’ha speso ai calci di rigore contro l’Atletico. Inzaghi lo ha mandato in campo solo per calciarlo, e lui se l’è fatto parare. Un tiro non malvagio, ma preparato in modo scontato. Che Oblak sia bravo non c’è dubbio, ma dalla rincorsa dell’olandese si capiva troppo facilmente dove avrebbe calciato e come.

Col sennò di poi sarebbe stato meglio tenere dentro Mkhitaryan, che ha anche una media realizzativa dal dischetto migliore di quella dell’olandese. Ma ormai è andata. E criticarlo per quel rigore non ha senso.

L’adagio è noto: sbagliano solo quelli che ci provano. Per questo Klaassen, almeno nell’ottica particolare, va difeso: nonostante non giochi mai, si è preso una grossa responsabilità. Tornando al presente, pare comunque difficile immaginare che da qui alla fine della stagione l’ex Ajax possa dimostrare qualcosa di importante.

Si spera che Inzaghi sfrutti le ultime giornate, quando magari la vittoria del titolo sarà già matematica, per mettere in campo i vari Kamaté, Akinsanmiro, Stankovic, Cocchi, eccetera. Gente come Klaassen o Sanchez, in quest’ottica, non possono dare più nulla all’Inter, per motivi d’età e contrattuali.

Il sostituto dell’olandese

Klaassen, per fortuna, ha già un sostituto che teoricamente appare come una soluzione sotto tutti i punti di vista più funzionale. Si tratta di Zielinski. Il quale, però, non sta attraverso un periodo facile a Napoli. Ormai è da ottobre che gioca male. Dipende dalla situazione ambientale, ovviamente. Ma c’è anche il rischio che il polacco sia fisicamente impossibilitato a fare meglio.

Zielinski al posto di Klaassen
Zielinski (LaPresse) – interlive.it

Dopo la grande stagione del 2022-23, culminata con lo Scudetto, sembra che Zielinski sia involuto sotto tutti i punti di vista. Anche così, però, sarebbe meglio rispetto a Klaassen. E per più motivi. Primo: conosce benissimo la Serie A. Secondo: può giocare in più posizioni. Terzo: è più veloce e ha più tecnica.

La verità è che Klaassen ha dato all’Inter tutto ciò che poteva per quel poco tempo che gli è stato concesso: era un flop annunciato. Il flop vero e proprio è Arnautovic, per quanto è costato e per l’aspettativa dei tifosi. L’olandese è stato serio e si è messo a disposizione. Ma si sapeva che non era uno da Inter. Parliamo di uno che, nel suo apice, ha fallito all’Everton. E che in definitiva è stato liberato a zero dall’Ajax, come si fa con i pesi morti.

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