Il centrale tedesco, che ha detto addio al Napoli in estate per poi trasferirsi in Baviera, potrebbe finire per abbandonare la Bundesliga dopo un solo anno
Non è un buon momento quello che stanno vivendo il Bayern Monaco, ora a -10 in classifica dal Bayer Leverkusen, e Kim Min-jae, centrale di difesa accasatosi in estate ai bavaresi per la modica cifra di 58 milioni di euro e finito per partire dalla panchina nelle ultime tre uscite.
Appena 15, di fatto, i minuti giocati dal sud coreano nelle scorse gare, rimasto a sedere in panchina per tutti i 90′ di gara contro Lazio e Darmstadt e subentrato soltanto nei minuti finali del match andato in scena lo scorso 9 marzo contro il Magonza. Quale l’aspetto più preoccupante? Quello che l’ex Napoli è passato dall’essere un punto di forza dell’undici iniziale di Thomas Tuchel a un vero e proprio panchinaro.
A confermarlo anche le dichiarazioni rilasciate negli scorsi giorni dall’attuale tecnico dei bavaresi: “Che spiegazione do ai pochi minuti giocati da Kim nelle ultime gare? Dispiace, perché merita di giocare ed è straordinariamente bravo, ma in questo momento va così. Ora mi sto affidando a de Ligt e Dier, vincono le partite, lavorano bene tra loro e perciò non c’è alcun motivo di cambiare ora come ora”.
Vero, il tecnico tedesco finirà per separarsi dal Bayern Monaco soltanto al termine della stagione (quindi questo vuol dire che Kim ha tutte le carte in regola per tornare a essere titolare nella prossima annata) ma nel frattempo, non è escluso che proprio il classe ’96 possa aver già incominciato a interrogarsi sul proprio futuro, prendendo magari in considerazione anche un eventuale addio dalla Bundes. Occhio, quindi, a quest’altro tipo di scenario.
Kim, addio in estate dal Bayern? Gli agenti possono provarci anche con l’Inter
Kim Min-jae potrebbe finire per essere proposto in estate tramite agenti a innumerevoli big europee, alcune di queste anche italiane.
Juventus e Inter, per forza di cose, due dei club che potrebbero finire per trovarsi coinvolti in questa situazione. Per quale motivo? Facile dirlo, nella dirigenza dei bianconeri figura Cristiano Giuntoli – attuale Direttore Sportivo della Juve che soltanto nella passata estate ha detto addio al Napoli proprio per ricoprire le vesti di dirigente della formazione piemontese e che quindi conosce particolarmente bene il sud coreano – mentre i nerazzurri restano, in tutto questo, ancora a caccia di un nuovo centrale di difesa, complici naturalmente le situazioni Acerbi e de Vrij, sempre più in età avanzata.
Quali gli eventuali ostacoli? Se non altro lo stipendio da oltre 7 milioni di euro a stagione del classe ’96, oltre al fatto che il Bayern Monaco (club al quale il ragazzo resta legato a mezzo di un accordo valido sino a giugno 2028) dovrebbe accettare di liberarsi dell’ex difensore centrale dei ‘partenopei’ con la formula del prestito, presumibilmente col diritto di riscatto.