Guai in arrivo per il centrale nerazzurro, resosi protagonista in negativo di un episodio consumatosi nella serata di ieri durante Inter-Napoli
AGGIORNAMENTO 17.40: Acerbi così dinanzi alla Stazione Centrale di Milano dopo essere rientrato dal ritiro della Nazionale Italiana di Calcio, ora impegnata a Coverciano: “Non ho utilizzato alcuna frase razzista, su questo sono molto sereno”.
🗣️#Acerbi nega tutto: “Non ho detto nessuna frase razzista, su questo sono molto sereno. Non ho sentito #JuanJesus e neanche i compagni. Purtroppo nel calcio succedono certe cose ma finiscono in campo”
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— Interlive (@interliveit) March 18, 2024
Si è concluso col risultato finale di 1-1 il big match della 29esima giornata di campionato. A rispondere al momentaneo vantaggio dei nerazzurri, siglato da Matteo Darmian al 43′, è stato infatti l’ex di turno Juan Jesus, diventato vittima negli istanti finali di gara di un episodio razzista.
A darne atto è stato proprio il centrale brasiliano, definito a sua volta ‘negro di m***a’ direttamente da Francesco Acerbi. L’ex Lazio, finito immediatamente al centro delle critiche, ha già abbandonato in mattinata il ritiro della Nazionale Italiana di Calcio, attesa dagli impegni amichevoli in programma contro Venezuela ed Ecuador.
Il classe ’88 ora rischia davvero grosso, tant’è che nel caso in cui dovesse essere accertata l’offesa razzista rivolta all’indirizzo di Juan Jesus (che verrà ascoltato nei prossimi giorni in tribunale assieme all’altro protagonista della vicenda), Acerbi finirebbe così per far fronte a uno stop di almeno 1 mese. A tal proposito, la Procura Federale ha già aperto un procedimento penale.
De Paola: “Acerbi un esempio, ma se ha sbagliato è giusto che venga punito. Serve una condanna forte”
A esprimersi sulla vicenda ci ha pensato anche Paolo De Paola, noto giornalista oltre che ex vicedirettore de ‘La Gazzetta dello Sport’ e direttore di ‘Tuttosport’, che si è lasciato andare a queste dichiarazioni dinanzi ai microfoni di ‘TMW Radio’:
“Acerbi è un esempio per via di tutto quello che ha vissuto, nessuno lo mette in discussione. Ha dimostrato, con i fatti, di aver avuto una capacità di reazione importante. Attenzione però, se il primo insulto che ti viene in mente è d’impronta razzista, allora è giusto che il calciatore venga punito immediatamente. Bisogna cambiare questa cultura, serve una condanna forte”.
“Parliamo di avvenimenti gravi che vanno sanzionati, se ci sono gli estremi per farlo naturalmente. Personalmente credo che si sia trattato di una frase riportata male, Francesco mi ha detto che la parola ‘ne**o’ non è stata utilizzata, tanto per essere chiari. Credo alla moralità del mio assistito, i due giocatori si sono anche chiariti in campo”. Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate a ‘Radio Sportiva’ direttamente da Federico Pastorello, agente dell’attuale difensore centrale dell’Inter.
Acerbi incastrato da un video, il labiale: “Lo so ma non sono razzista”
“Lo sono ma non sono razzista”, questo il labiale di Francesco Acerbi, difensore nerazzurro colto in flagrante dalle telecamere nel mentre rivolgeva questa frase all’indirizzo di Juan Jesus in un secondo momento.
L’ex biancoceleste ha infatti proferito tali parole nel mentre sosteneva un dialogo col centrale difensivo del Napoli, indicando pochi secondi dopo il suo compagno di squadra Marcus Thuram (distante in quel momento di qualche metro). Un’espressione, questa, verosimilmente utilizzata come per dire “ho anche qualche amico di colore quindi non sono razzista”. Immagini che sono finite per essere diffuse anche nel corso della trasmissione ‘Pressing’.