Il presidente dell’Inter manca da Milano da oltre sei mesi. La sentenza della Corte d’Appello di Milano lo mette ulteriormente nei guai
Da Madrid in poi l’Inter sta passando un momento a dir poco complicato. All’uscita dalla Champions si è aggiunta la vicenda Acerbi, con il difensore che rischia una squalifica di almeno dieci giornate per l’insulto razzista ai danni di Juan Jesus. Stamane ha di nuovo negato tutto.
Poi c’è la questione societaria, con Zhang che vuole rimanere al comando del club non avendo però ancora raggiunto un accordo per il riscadenziamento del prestito contratto con Oaktree. Ci sta provando con altri fonti. Di queste ore, inoltre la sentenza della Corte d’Appello di Milano che mette ulteriormente nei guai il presidente nerazzurro.
Stando a ‘Repubblica.it’, il tribunale milanese ha accolto la richiesta presentata da China Construction Bank Asia Corporation, confermando in sostanza la sentenza che era stata emessa dal Tribunale di Hong Kong sulla vertenza riguardante i 320 milioni di euro non restituiti da Steven Zhang. La Banca ha ottenuto che la condanna inflittagli ad Hong Kong nel luglio 2022, con la successiva conferma giunta a settembre dello stesso anno, diventi immediatamente esecutiva pure in Italia.
Il presidente dell’Inter, figlio del patron di Suning Jindong, dovrà quindi restituire la bellezza di 255 milioni di dollari oltre agli interessi maturati. Appunto, complessivi 320 milioni. La Corte d’Appello di Milano ha respinto le obiezioni della difesa, ritenendo sufficiente la presenza dello stesso Zhang a Milano in quanto numero uno del club di viale della Liberazione. Ora i creditori possono pignorare i suoi beni in Italia, ammesso che nel nostro Paese ne abbia qualcuno intestato a suo nome.
🗣#Asllani: “La prima volta che ho parlato con l’Inter neanche ci credevo, non so descrivere la sensazione provata. Ovviamente ho detto subito sì, non avrei mai potuto rifiutare questa squadra” pic.twitter.com/yzX2XNb0nk
— Interlive (@interliveit) March 22, 2024
Riscadenziamento rata Oaktree, Zhang rilancia
Oaktree avrebbe rifiutato la prima proposta di riscadenziamento del prestito. La rata scade a maggio e, con gli interessi maturati, ammonta a quasi 400 milioni di euro.
Assente da Milano da oltre sei mesi, Zhang non si è però dato per vinto. Stando al ‘Corriere dello Sport’, infatti, avrebbe prontamente rilanciato aumentando ulteriormente il nuovo tasso di interesse. “Fino a toccare quota 20%”, scrive il quotidiano romano, che poi aggiunge: “Tale disponibilità, tuttavia, ad oggi non avrebbe smosso le resistenze del fondo statunitense. In alternativa, si tratta di convincerlo del fatto che, in ogni caso, i conti sono destinati a migliorare e di conseguenza il valore della società aumenterà. La partita resta aperta”.