Il difensore nerazzurro, rimasto impegnato in mattinata nell’udienza con la Procura Federale, rischia tantissimo. Ammenda, squalifica di 10 giornate e non solo
È incominciata intorno alle 10:00 l’udienza di Francesco Acerbi con la Procura federale, con l’ex difensore biancoceleste chiamato a dimostrare la sua innocenza nei fatti che l’hanno visto coinvolto durante la seconda frazione di gara di Inter-Napoli dello scorso 17 marzo, col centrale nerazzurro accusato di aver rivolto offese razziali all’indirizzo di Juan Jesus.
Il classe ’88 si trova ora in quel di Appiano, luogo in cui è avvenuta la video-call col Procuratore Chinè (con la videoconferenza terminata attorno alle 11:30, orario che ha consentito pochi istanti dopo al calciatore di prendere parte all’allenamento al pari dei propri compagni di squadra). Presenti al fianco dell’attuale numero 15 del club meneghino anche l’AD Beppe Marotta e l’avvocato dell’Inter, nonché Capellini.
Acerbi, che dinanzi alla stazione di Milano Centrale (di rientro dal ritiro della Nazionale Italiana di Calcio) aveva speso queste parole: “Non ho utilizzato alcuna frase razzista, su questo sono molto sereno”, è convinto di poter mostrare la propria innocenza, tanto da aver rilasciato queste dichiarazioni al termine del confronto avvenuto soli pochi giorni fa con l’Inter: “Non ho detto sei un ne**o, ma ‘ti faccio nero’. Questo è ciò che ho affermato”.
Acerbi ora rischia tantissimo. Non soltanto una squalifica di almeno 10 giornate, un’ammenda dai 10 ai 20 mila euro e l’esclusione da #Euro2024 con la formazione attualmente guidata dal CT Luciano Spalletti, ma addirittura la rescissione di contratto con l’Inter (accordo che scadrà a giugno 2025) per via dei danni d’immagine che questa vicenda può riservare al club meneghino, da sempre impegnato nella lotta contro le offese razziali.
Sparnelli (ex addetto stampa Napoli): “Acerbi? C’è un labiale che vale più di mille parole”
A esporsi sulla questione ci ha pensato anche Massimo Sparnelli, ex addetto stampa del Napoli che si è così espresso durante la trasmissione ‘Tifosi Napoletani’ in onda su ‘Tele A’:
“C’è un labiale che vale più di mille parole e spiega infatti, con esattezza, quanto accaduto qualche minuto prima con Juan Jesus. ‘Scusami, non sono razzista’: lo hanno visto tutti. Evidentemente era già successo qualcosa qualche istante prima, quindi perché Acerbi si è scusato se non aveva riferito nulla di razzista? Questa è una prova assoluta. Juan Jesus, tra l’altro, aveva già perdonato il suo avversario. Poi, nel momento in cui Acerbi lo ha fatto passare per bugiardo, il brasiliano ha deciso di uscire allo scoperto via social”.
Fa sapere inoltre ‘Sky Sport’ che è spuntata fuori una nuova immagine riguardo la querelle Acerbi-Juan Jesus che non toglie ogni dubbio, ‘ma è significativa e senz’altro sarà oggetto di analisi da parte della Procura federale’.