Da Pr ad agente, il figlio maggiore del tecnico dell’Inter si fa largo nel mondo del calcio. Filo diretto con l’Inghilterra
Chi lo ha conosciuto nei locali di Londra, dove ha lavorato come Pr, non avrebbe scommesso un euro su di lui. Eppure Tommaso Inzaghi si sta pian piano ritagliando il suo spazio nel paludoso mondo del calcio.
È probabile che in tal senso abbia avuto una spinta da papà Simone, d’altronde ‘e figlie so’ piezz’ ‘e core’, anche perché a un ragazzo diciamo normale risulterebbe difficile inserirsi così giovane in un mondo di squali – che lasciano soltanto le briciole ai pesci più piccoli – come è quello del calcio.
Stellar Group, Pastorello (con lui è andato in sede Inter a inizio anno per ultimare le pratiche Taremi) e così via: insomma, tanta roba per uno che il 29 aprile compierà solo 23 anni. Ma che a Londra, e questo va detto, non è andato solo a divertirsi. Ha studiato e quasi due anni fa si è laureato in Business dei media, qualsiasi cosa significhi, tessendo nel frattempo una vasta rete di conoscenze che nella vita fa sempre comodo. A maggior ragione se vuoi fare l’intermediario, cosa che oggi è a tutti gli effetti Tommaso Inzaghi. Forse molto di più: agente e principale rappresentante di suo Simone, allenatore dell’Inter.
Tommaso, la cui mamma è una certa Alessia Marcuzzi tanto per restare in tema vip, conosce bene la lingua inglese (il papà no, ma starà imparando…) e tanti suoi ormai ‘colleghi’ con un nome e una influenza pesante (lo stesso Pastorello, non all’altezza nella vicenda Acerbi) nel calcio d’Oltremanica, per cui non ci sarebbe da meravigliarsi se fosse proprio lui a trovare un posto di rilievo al padre in Premier League. I rumors delle ultime settimane non sono campati per aria… Certo, magari non oggi e nemmeno domani, visto che sarebbe sorprendente un mancato rinnovo con l’Inter (contratto scade nel 2025, possibile prolungamento fino al 2027) dopo la conquista dell’agognata seconda stella.