I 6 o 6,5 dall’Inter contro la doppia cifra proposta dall’estero: c’è chi è pronto a offrire a Inzaghi 18 milioni
Sa bene di far gola alle big inglesi. C’è chi dice che Chelsea, Liverpool e Manchester United abbiano già sondato il terreno con il suo agente. Ciononostante Simone Inzaghi non si fa cogliere da strani entusiasmi. Pensa allo Scudetto da vincere in nerazzurro e per il futuro prossimo appare orientato a rimanere a Milano. A meno di terremoti societari, presto dovrebbe rinnovare.
Sul piatto l’Inter potrebbe offrirgli un rinnovo fino al 2027 con un ritocco dell’ingaggio a 6,5 milioni a stagione. Uno stipendio meritato per Inzaghi, ma povero rispetto ai 18 milioni di euro all’anno che potrebbe prendere altrove.
Diversi club di Premier League stanno ragionando su un cambio in panchina. E tutti questi club, potenzialmente, potrebbero essere interessati a Simone Inzaghi come manager. In Gran Bretagna c’è chi lo vede come perfetto erede di Klopp al Liverpool. Ma lo stesso Inzaghi ha lasciato intendere di essere felice a Milano e appagato dal suo percorso in nerazzurro.
Ad attrarlo all’estero potrebbe però essere la promessa di un mercato fatto di top-player e poi un ingaggio molto più alto rispetto a quello attuale e al prossimo, probabile adeguamento conseguente al rinnovo.
Il problema è che non c’è solo la Premier: a Inzaghi potrebbero arrivare di nuovo proposte importanti dall’Arabia, con ingaggio da 15-18 milioni a stagione… Simone direbbe di nuovo di no. Questa è la sensazione. Il tecnico, a oggi, vuole restare e rinnovare con l’Inter. E questo è quanto.
Proposta da 18 milioni a Inzaghi
In un futuro (relativamente lontano), è ipotizzabile che possa valutare un’esperienza all’estero, con la Premier in cima alle sue preferenze. Al momento, comunque, il progetto è quello di portare avanti un progetto vincente in nerazzurro. Dopo tre anni sta per arrivare lo Scudetto. Ma sono già arrivate due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane.
Il già citato Klopp ci ha messo 4 anni per vincere la Champions e 5 per vincere la Premier. Guardiola ha aspettato 5 anni per raggiungere una finale di Champions e addirittura 7 per vincere il trofeo. Negli anni è uscito contro il Lione, il Tottenham e il Monaco.
Ora l’Inter ha voluto concedere a Inzaghi il tempo per vincere: Zhang, Marotta e Ausilio pensano che sia il tecnico giusto per far tornare l’Inter a festeggiare qualcosa di bello. Quest’estate, se tutto andrà come previsto, darà al club la seconda stella. L’anno prossimo dovrà puntare alla Champions. Dopotutto, con lui in panchina I nerazzurri ci sono arrivati a un passo da sfavoriti.
Meglio di Conte: obiettivo Champions
Questo Scudetto sarà per l’Inter un punto di partenza. Inzaghi ha un obiettivo chiaro: aprire un ciclo di dominio in Italia e di aperta competitività in Europa. La scorsa stagione, quando l’Inter faticava in Serie A, in tanti pensavano che il futuro dell’allenatore piacentino fosse già segnato e che al suo posto sarebbe arrivato Thiago Motta.
Ancora oggi c’è chi evoca Motta, Palladino e De Zerbi. È la nuova generazione di allenatori italiani che intriga chi ha voglia di novità. Ma anche Inzaghi è giovane e, soprattutto, interprete di un calcio in evoluzione, assai moderno e spettacolare. Perché guardare ad altri?
Questi allenatori possono fare al caso di chi, come Napoli, Roma, Milan e Juventus, vuole provare a dar battaglia all’Inter di Inzaghi. E poi c’è lui… Antonio Conte. Che per l’Inter rappresenta un passato nemmeno più così allettante.
Con Conte l’Inter poteva puntare a dominare in Italia ma non in Europa. Inoltre il tecnico salentino rappresentava con le sue richieste tecniche un problema perenne per dirigenza e proprietà. Inzaghi fa il suo senza pretendere la Luna e senza eccessivo protagonismo.