Accesa discussione tra due titolarissimi sui premi finanziari che il club nerazzurro avrebbe dovuto elargire ai calciatori
Alta tensione nello spogliatoio dell’Inter. Uno spogliatoio fatto di campioni in cui lo scontro è difficilmente evitabile. Spunta il retroscena dell’ex nerazzurro.
A parlare è Ze Elias, centrocampista di fine anni ’90 e inizi anni ’00. Si ritirò nel 2009, la sua ultima esperienza fu con gli austriaci dell’Altach. Oggi 47enne, il brasiliano indossò anche la maglia nerazzurra: due stagioni, dal 1997 al 1999 con la vittoria della Coppa Uefa nel ’98. Eravamo in piena Era, anzi all’inizio dell’Era Ronaldo. E proprio ‘Il Fenomeno’, suo connazionale ed amico, è uno dei due protagonisti dell’aneddoto raccontato da Ze Elias a ‘TNT Sports’.
L’altro è Diego Simeone, che con l’Atletico Madrid ha appena buttato fuori Inzaghi e soci dalla Champions League. Ze Elias conferma in sostanza l’esistenza una forte tensione ai tempi nello spogliatoio nerazzurro, in particolare tra due personalità forti come quelle del ‘Cholo’ e di Ronaldo.
“Una volta. nello spogliatoio, tutti e due discussero dei premi finanziari che il club avrebbe dovuto dare a noi calciatori – esordisce il brasiliano – Ronaldo era un leader, il personaggio che tutti noi seguivamo, ma pure Simeone era un peso massimo all’interno di quella Inter. In quell’occasione – aggiunge Ze Elias – quest’ultimo alzò la mano e disse: ‘I premi in denaro saranno divisi solo tra i titolari’. Ronaldo replicò subito, dicendo ‘Non sono d’accordo, i premi sono per tutti i giocatori della rosa, perché tutti vengono qui e si allenano, ognuno ha i suoi obblighi e poi l’allenatore sceglie chi gioca e chi no. I premi saranno uguali per tutti, qui vinciamo tutti e perdiamo tutti'”, conclude il racconto l’ex interista.
Ronaldo e la ‘fuga’ al Real Madrid
Lo ‘scontro’ Simeone-Ronaldo fu vinto dal brasiliano con l’avvento di Marcello Lippi sulla panchina dell’Inter. Estate 1999, con il tecnico che tra l’argentino – ceduto poi alla Lazio – e ‘Il Fenomeno’ (protetto ovviamente anche da Massimo Moratti) optò per quest’ultimo.
I gravi infortuni e il gelido rapporto con Cuper spinsero poi tre anni più tardi Ronaldo a dire addio all’Inter. Aveva appena vinto, da protagonista assoluto, il Mondiale del 2022, dopo aver perso nel peggior modo possibile lo Scudetto all’Olimpico, nel famoso 5 maggio. Diciamo anche che Cuper fu una scusa, perché Ronaldo aveva deciso da tempo di andarsene al Real Madrid. Qualche mese più tardi vinse il secondo Pallone d’Oro della sua grande carriera, terminata al Corinthians nel 2011.