Meno di due mesi alla scadenza del pagamento del debito e nessun dettaglio utile sul futuro di Zhang, ecco cosa succede in casa Inter sui prossimi step societari
Se sul piano del calcio giocato la pausa Nazionali ha preso il sopravvento sulle prestazioni recenti dell’Inter di Simone Inzaghi in campionato dopo la disfatta nerazzurra in Champions League, fronte extra-sportivo la vicenda che ha investito Francesco Acerbi non ha lasciato scampo ad una miriade di diverse interpretazioni.
Eppure c’è un aspetto che fronte societario non è affatto passato in secondo piano nonostante tutto: quello del futuro di Steven Zhang e delle pressioni sempre più forti del fondo Oaktree sul famoso termine di scadenza del rientro debitorio da parte della società cinese sui circa 400 milioni onnicomprensivi di interessi lasciati nelle mani di Suning tempo addietro.
Del resto, il tempo corre inesorabile e il 20 maggio sembra ormai alle porte. Manca davvero poco e all’insegna di quanto fatto trasparire nelle passate settimane sulle possibilità di slittamento di tale scadenza a seguire non sono sopraggiunti dettagli utili. Dettagli dei quali neppure la stessa dirigenza dell’Inter è pienamente a conoscenza.
Il tempo stringe, nessun dettaglio da Zhang sul futuro dell’Inter
I colleghi di ‘Tuttosport’ hanno raccontato che la permanenza di Zhang in Cina anche in questi tempi turbolenti è lo specchio di una situazione piuttosto delicata a livello societario e finanziario.
Tutto deve esser condotto riducendo al minimo i rischi operativi e anche le banche cinesi – quelle che in passato hanno salvato Suning dal baratro – sarebbero coinvolte. Insomma, il destino del mondo capitalistico creato attorno al colosso imprenditoriale sembra esser ben più importante persino di quello dell’Inter stessa, a cui fa capolino come arteria sportiva.
La speranza, viene comunque sottolineato, è che la dirigenza possa conoscere qualcosa di nuovo entro fine aprile. Per poter, eventualmente, fare ulteriori valutazioni, cambiare piani o proseguire lungo la stessa linea operativa finora adottata. Gli equilibri sono precari e retti da un filo apparentemente invisibile, facile a spezzarsi. Zhang resiste e mantiene un profilo basso per non lanciare allarmi inutili: il suo obiettivo è sempre stato quello di restare alla guida del club nerazzurro senza dover incorrere in aiuti da parte di terzi investitori. Grazie al piano studiato con l’aiuto di esperti e funzionari economisti, slittare il rientro del debito sarebbe stata la decisione migliore. Da capire, dunque, se questo piano verrà realmente attuato o meno.