L’Inter potrebbe muoversi quest’estate per un acquisto importante in attacco, anche se fra i tesserati ha già Valentin Carboni
Ha l’Inter nel cuore, essendo cresciuto nelle sue giovanili e avendo esordito in Serie A proprio con la maglia nerazzurra. In questa stagione, Valentin Carboni ha dimostrato di poter essere un fattore anche fra i grandi. Con la maglia del Monza ha giocato in molte partite, ha segnato, ha fornito assist, è cresciuto fisicamente e caratterialmente.
Poi, convocato da Scaloni in Argentina, si è fatto notare con un paio di giocate di alto livello alla prima presenza con la casacca dell’albiceleste. Insomma, il giovane Carboni ha personalità e voglia di emergere.
Tecnicamente, l’Inter non ha mai avuto dubbi sul ragazzo. Il problema è relativo all’esperienza e all’aspetto mentale, e poi alla strategia di crescita. Il classe 2005 è pronto per ritagliarsi uno spazio importante in un club di livello come quello nerazzurro? Non sarebbe meglio farlo giocare ancora in prestito in una piazza meno pesante?
I dirigenti sanno che Carboni è un talento da proteggere, ma non escludono a priori la possibilità di un suo ingresso in rosa. Simone Inzaghi, infatti, ha più volte fatto presente di apprezzarlo (quest’estate, due giorni prima che si trasferisse in prestito al Monza, l’allenatore nerazzurro aveva lasciato intuire di volerlo sfruttare sia come centrocampista che attaccante).
Carboni è infatti un trequartista versatile, bravo a giocare come seconda punta, ad abbassarsi a centrocampo e saltare l’uomo sulla fascia. Non è un caso che, quest’inverno, la dirigenza dell’Inter abbia anche pensato alla possibilità di farlo tornare, in caso di addio di Alexis Sanchez.
L’Inter pensa all’acquisto di un giovane attaccante, ma non perde di vista Carboni
Quest’anno proprio Sanchez e Arnautovic hanno parecchio deluso. Tutto il peso delle prestazioni e dei goal è ricaduto sulle spalle di Thuram e Lautaro, che Inzaghi è stato costretto a spremere al massimo. Per la prossima stagione l’Inter si è già assicurata Taremi come primo ricambio per il reparto avanzato. Ma il persiano non basterà.
Dato che nella prossima stagione bisognerà affrontare molte più partite (per via del Mondiale per club e della Champions allargata), la dirigenza nerazzurra vorrebbe avere in rosa 5 attaccanti di livello. I tre sicuri sono Thuram, Lautaro e Taremi. Probabilmente rimarrà in squadra uno fra Sanchez e Arnautovic (anche se all’Inter non dispiacerebbe sbarazzarsi di entrambi). Poi si pensa alla possibilità di poter prendere un giovane in grado di saltare l’uomo.
L’obiettivo principale è Albert Guomundsson del Genoa, che però costa parecchio. In questo senso l’Inter potrebbe anche sfruttare proprio Carboni come contropartita utile ad abbassare il prezzo dell’acquisto dell’islandese (con clausola per il riacquisto dell’argentino, possibilmente).
Tentazione turca: Ausilio segue Can Uzun
Piace molto anche un altro giovane: è Can Uzun del Norimberga. Il ragazzino, anche lui un classe 2005, è un trequartista fisico che può essere schierato come seconda punta o agire da centrocampista puro. Anche lui, come Carboni, ha da poco esordito con la maglia della Nazionale. Uzun è stato infatti convocato da Montella per giocare accanto a Calhanoglu.
Uzun ha dimostrato di essere un giocatore versatile e tecnicamente valido. Finora, nella seconda serie tedesca, ha segnato 13 goal in 23 partite. Piace all’Eintracht Frankfurt e all’Inter. E il Norimberga potrebbe chiedere più di 15 milioni per il suo cartellino. All’Inter conviene prenderlo?
Di certo, Uzun è un talento. Ma per caratteristiche anagrafiche, fisiche e tecniche non è certamente meglio di Valentin Carboni. Sì, ha segnato molto di più, ma lo ha fatto nella seconda serie, ed è stato spesso titolare nella sua squadra, mentre Carboni è partito il più delle volte dal secondo tempo ed ha giocato più lontano dalla porta.
Uzun non è proprio un doppione di Carboni: probabilmente è più completo dal punto di vista fisico. Ma Carboni sembra più promettente: l’argentino potrebbe davvero esplodere e trasformarsi in un vero campione.