Se dovesse essere davvero cessione, il Milan è pronto a investire 40 milioni su un obiettivo seguito anche dall’Inter
Piero Ausilio monitora la situazione con sguardo un po’ allarmato: i progetti di calciomercato del club rossonero potrebbero infatti mandare all’aria la sua strategia. L’Inter cercherà di presentarsi per la prossima stagione confermando il blocco dei titolari che hanno dominato in Serie A.
Va da sé che la rosa avrà comunque bisogno di essere allargata per affrontare il calendario più impegnativo e dare maggiore qualità in alcuni reparti. Ausilio e Marotta sono già intervenuti a centrocampo e in attacco con Zielinski e Taremi. E non basterà.
Serviranno un altro attaccante, un laterale destro, un difensore centrale e un portiere. Yann Sommer non se ne va, ma difficilmente l’Inter riscatterà Audero. Il piano di Ausilio è quello approntato ma non portato a termine l’estate scorsa. E cioè quello di prendere un portiere esperto (Sommer, appunto) da affiancare a un estremo difensore più giovane ma già in grado di essere un co-titolare.
Il nome principale è quello di Bento. Che dovrebbe costare intorno ai 15 milioni. Piacciono anche Carnesecchi, Di Gregorio e Mamardashvili, che però costano troppo. Proprio questi nomi potrebbero interessare anche al Milan.
Secondo TuttoSport, infatti, se Maignan non dovesse firmare il rinnovo, a oggi, il nome più probabile per difendere la porta rossonera è quello di Mamardashvili. Il portiere georgiano del Valencia è valutato sui 35-40 milioni: un prezzo alto per un estremo difensore, che però il Milan potrebbe affrontare senza problemi nel caso di cessione di Maignan.
Via Maignan: dopo la cessione al Milan arriva Mamardashvili per 40 milioni
Giorgi Mamardashvili, classe 2000, cresciuto nel settore giovanile della Dinamo Tbilisi e dal 2021 di proprietà del Valencia, era stato preso in considerazione dall’Inter come profilo da affiancare a Sommer già l’estate scorsa. Poi Ausilio si è concentrato su Trubin. Con il passaggio dell’ucraino al Benfinca, il ds nerazzurro ha trattato Bento, ma anche in questo caso senza procedere all’acquisto.
Il nome di Bento potrebbe tornare di attualità presto, e non solo per l’Inter. Ausilio proverà ad accordarsi con l’Athletico Paranaense (si dice che abbia già l’accordo con il giocatore e i suoi procuratori). Qualora il prezzo dovesse salire troppo, per l’Inter sarebbe però impossibile portare il brasiliano in Italia.
Potrebbe farlo invece il Milan. C’è infatti chi sostiene che Geoffrey Moncada sia interessato a Bento come piano B. Qualora non fosse possibile strappare Mamardashvili al Valencia, il Milan proverebbe a bussare alla porta del Monza, dell’amico Galliani, per Di Gregorio, e poi a quella del club brasiliano per conoscere il prezzo del loro portiere titolare.
Tutto dipende ovviamente da Mike Maignan. Il Milan non vorrebbe perdere il portiere francese, considerato dallo staff tecnico e dai dirigenti come uno dei pezzi pregiati in rosa, anche se Maignan non ha sempre convinto dal punto di vista fisico e mentale.
Maignan e la previsione di Furlani
Il contratto di Mike Maignan scade il 30 giugno 2026. E per il Milan bisogna subito arrivare a un rinnovo, altrimenti è molto probabile che d’estate si valuterà la cessione, in modo da guadagnare il massimo possibile (60-70 milioni).
Per prolungare il contratto del proprio portiere il club rossonero mette in conto un esborso importante. Si parla di circa 5,5-6 milioni di euro a stagione. La paura è che uno stipendio così non possa convincere il francese, che punta a registrare un ingaggio da top-player.
I dubbi sul futuro in rossonero del portiere francese sono sorti all’improvviso, dopo che Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha parlato della gestione dei rinnovi di alcuni tesserati, concentrandosi appunto su Maignan e il connazionale Theo Hernandez.
“Hanno un contratto fino al giugno 2026. Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i giocatori a decidere del loro futuro“, ha spiegato Furlani. “Theo e Mike sono due campioni, speriamo restino con noi il più a lungo possibile e facciano ancora la differenza“.