Uno gioca come un titolare, l’altro come se nulla fosse accaduto: contro l’Empoli, Audero e Acerbi hanno risposto nel migliore dei modi
Una partita importante per l’Inter, per varie ragioni. Innanzitutto per tenere il Milan a debita distanza, poi per rispondere sul campo alle varie polemiche che hanno caratterizzato la sosta per le Nazionali. Emil Audero, titolare contro l’Empoli nella sfida del primo aprile, alla fine del match, ha parlato ai microfoni di SportItalia e si è anche esposto sul caso Acerbi.
“La maggior parte dei giocatori era via per le Nazionali“, ha raccontato il portiere arrivato dalla Samp. “Per cui ci siamo riuniti a pochi giorni dalla partita e l’abbiamo preparata come facciamo sempre. Non c’è stata nessuna problematica“.
“Se c’è stato qualcosa, è avvenuto in maniera privata, non certamente collettiva. Abbiamo appoggiato la sentenza finale del giudice sportivo su Acerbi“, ha spiegato ancora Acerbi, “una sentenza che è stata vissuta da tutti serenamente“.
Non era scontato che succedesse. In tanti avevano parlato di uno spogliatoio spaccato o di un’Inter destabilizzata dopo il caso Acerbi. Contro l’Empoli, i nerazzurri hanno vinto, nonostante le polemiche della vigilia, la tensione, la stanchezza dovuta alle trasferte per molti nazionali e le assenze dipese dagli infortuni.
Audero e Acerbi protagonisti contro l’Empoli: ecco come l’Inter ha reagito al caso Juan Jesus
Sommer, che aveva recuperato alla vigilia, è stato comunque lasciato in panchina, e contro i toscani ha giocato Audero. Il ventisettenne indonesiano non ha vissuto una serata particolarmente stressante: è stato chiamato in causa solo una volta nel primo tempo. Ma, alla fine, può dirsi più che soddisfatto di quanto fatto. Con lui in campo i nerazzurri hanno collezionato il loro diciannovesimo clean sheet stagionale.
Merito anche della difesa, al cui centro figurava Francesco Acerbi, il protagonista di queste ultime settimane per via dello spinoso caso delle accuse di razzismo lanciate da Juan Jesus del Napoli. Di Acerbi ha parlato anche Farris, il secondo di Inzaghi, presente in conferenza stampa a fine match proprio al posto del coach piacentino (bloccato da un ormai solito abbassamento di voce).
Farris ha parlato di un polverone mediatico, ma ha ribadito che l’Inter ha sempre supportato il suo tesserato: “Ci ha detto la sua verità e ci siamo schierati dalla sua parte. Sono sicuro che non ci sono state frasi razziste. Lo conosco dai tempi della Lazio, e non è un razzista: è un bravissimo ragazzo. Archiviato questo brutto episodio, sapevamo già che avrebbe risposto da ultra-professionista come ha sempre fatto“.
Il club nerazzurro, con un post sui social, ha voluto celebrare la prestazione del secondo portiere nerazzurro. “Alzi le mani chi ha fatto un clean sheet“, ha scritto il SMM sotto una foto dell’indonesiano. Tra i commenti è comparsa anche la reazione dello stesso Audero. L’indonesiano ha risposto con due emoticon: un cuore e un sorrisone di palese soddisfazione.
Il sostegno della Curva ad Acerbi
Nessun riferimento invece ad Acerbi. Il difensore nerazzurro ha tuttavia potuto ascoltare un coro di sostegno partito a inizio match della Curva Nord. E ha giocato quasi a mente libera. Tanto che a fine primo tempo, l’ex Lazio ha avuto anche una mezza chance per andare in goal.
I cori dei tifosi nerazzurro in sostegno di Acerbi sono diventati, ovviamente, oggetto di critica sui social. In tanti li hanno giudicati inopportuni. E si sono fatti avanti anche esponenti politici. Su X, per esempio, il vice-capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi ha rivelato il proprio sconcerto nel sentire un intero stadio fare i cori “pro Acerbi”.
Per Antoniozzi i tifosi avrebbero sbagliato a esporsi “sapendo perfettamente che Juan Jesus non è un bugiardo, è incredibile. E la cosa che fa un po’ ridere è che oggi era una giornata dedicata alla lotta al razzismo. Mi chiedo perché non gli abbiano fatto fare il giro di campo…“.
La Curva ha voluto sostenere un tesserato nerazzurro in un momento difficile e non mancare di rispetto a Juan Jesus. Acerbi, come abbiamo detto, ha provato a giocare come se nulla fosse successo, e coloro che gli stavano intorno hanno provato a proteggerlo, senza per questo voler sminuire l’importanza dell’accusa di Jusus o l’imbarazzo rispetto a una storia che ha destabilizzato un po’ tutti.