Zhang potrebbe avere le ore contate, così come suggeriscono le notizie che parlano di una due diligence avviata per conto di Oaktree
Rifinanziamento sì, rifinanziamento no. Anche marzo è passato e ci si avvicina sempre di più al 20 maggio, il giorno della verità, quello in cui scadrà il prestito di 275 milioni concesso da Oaktree a Suning, e Steven Zhang dovrà uscire allo scoperto.
Non è del tutto escluso che il presidente cinese possa ancora trovare una soluzione per accordarsi con Oaktree o con un altro investitore in modo da poter ottenere un rifinanziamento e ritardare il pagamento del debito. Ma più passa il tempo e più diventano probabili che opzioni che vedono Zhang costretto a lasciare il club.
Si parla perciò di escussione del pegno da parte del fondo californiano e di conseguente cessione del club nerazzurro a un nuovo proprietario. Oaktree, secondo questa narrazione, avrebbe già individuato un investitore.
Ciò che sappiamo è che difficilmente Oaktree, senza ottenere da Zhang ulteriori e pesanti garanzie, possa accettare di rifinanziare il prestito anche a tassi d’interesse più alti. In questo senso c’è chi immagina che il fondo americano potrebbe presto rilevare la proprietà dell’Inter liquidando poi la differenza tra il valore del club (secondo il valore stabilito da un perito) e l’importo del debito.
Secondo le ultime indiscrezioni, Zhang sarebbe già con un piede fuori dal mondo Inter, dato che Oaktree avrebbe già individuato un potenziale acquirente. Un referente che avrebbe già avviato una procedura di valutazione dell’Inter e una due diligence.
Due diligence già avviata: l’Inter passerà presto di mano
La due diligence indica quella necessaria attività preparatoria di indagine sulla situazione di un’impresa o una società prima di un’acquisizione. Gli interessati procedono a tale verifica per accertarsi del valore reale dell’impresa e valutare i rischi dell’investimento con un’analisi che rapporta i vantaggi (i punti di forza, le prospettive di crescita) e i possibili svantaggi (debiti, et cetera).
Ciò che chiamiamo due diligence è insomma una diffusa forma di valutazione dei rischi che spetta all’acquirente o a società specializzate che effettuano simili indagini per conto di altri. Ovviamente, chi vende è sempre coinvolto in tale situazione, dato che è chiamato a collaborare fornendo una data room con tutte le informazioni essenziali della società.
Che Zhang sia vicino a perdere l’Inter è la convinzione di Ivan Zazzaroni. Da giorni il direttore del Corriere dello Sport sta infatti sostenendo che Suning non ha più un futuro a Milano e che Oaktree ha già deciso di interrompere le trattative per un rifinanziamento.
La visione di Zazzaroni: “Zhang non ha più futuro“
Anche ai microfoni di Radio Deejay, di recente, Ivan Zazzaroni ha ribadito qual è la sua visione del futuro societario dell’Inter, affermando che lo stupirebbe molto vedere Zhang ancora presidente anche la prossima stagione. “Se Zhang restasse mi spiacerebbe per gli interisti“.
“Giudice ha saputo di un conflict check, ovvero che c’è un eventuale compratore che vuole sapere se ci sono altri advisor presenti su quest’operazione. E questo presuppone poi si vada verso una due diligence e poi a una proposta d’acquisto“.
Zazzaroni ha ammesso che non è ancora possibile sapere se sia Oaktree ad aver trovato l’investitore o un altro. “Dopo aver fatto i complimenti al management dell’Inter, che tiene la barca a galla e vince, bisogna pensare al futuro. E non c’è futuro con Zhang: questo è il mio pensiero e non solo mio“, ha concluso il giornalista.
C’è anche da dire che nei giorni scorsi Suning, nel suo ultimo CDA, ha approvato un investimento da circa 400 milioni, senza però che sia trapelato l’oggetto. Quindi, in teoria, in Cina, potrebbero anche aver deciso di ripagare a Oaktree i 370 milioni (compresi interessi). Oppure l’investimento toccherà altri piani, altre società o altri debiti che nulla hanno a che fare con l’Inter. Vedremo…