Altra vittoria dell’Inter e altra polemica: stavolta si parla del goal di Dimarco viziato da un possibile fuorigioco di Thuram
Fuorigioco o no? Non ci sono immagini chiare. Su lancio di Pavand, Marcus Thuram scavalca la difesa dell’Empoli con uno scatto sul filo dell’offside (forse in fuorigioco, al massimo di mezzo piede), ed è il la che porta al goal di Federico Dimarco al 5′ di Inter-Empoli.
Passano quasi 30 secondi prima del goal, la palla va da destra al centro, e viene giocata dai giocatori dell’Empoli: c’è uno mazza spazzata, Barella intercetta il pallone, lo dà sulla sinistra a Bastoni che lo mette in mezzo, ed è qui che di prima interviene Dimarco, trovando il goal del provvisorio 1-0.
Certo, per le regole attuali, mezzo piede, un quarto o un sedicesimo di piede, cambia poco: sempre fuorigioco è. Il problema è un altro. L’arbitro ha fatto bene a non annullare l’1-0 di Dimarco: Bereszynski rinvia il pallone e fa partire una nuova azione che rende impossibile la revisione al VAR del presunto, e bisogna sottolineare almeno due volte l’aggettivo presunto, fuorigioco di Thuram.
Il guardialinee non ha mai interrotto l’azione, pur essendo ben posizionato. Dionisi, il direttore di gara, era lontano al momento dello scatto di Thuram, e non avrebbe potuto dunque permettersi di smentire il suo collaboratore. E la VAR, come spiegato, non poteva intervenire.
Sui social si è prevedibilmente alzato il solito polverone. E anche in tv si è parlato tantissimo dell’episodio. A Pressing, su Mediaset, Massimo Mauro ha addirittura alzato la voce: “È una vergogna che quella venga considerata una nuova azione: è una vergogna! Lo dico da ex calciatore. Il giocatore dell’Empoli rinvia la palla su un’azione pressante dell’Inter. Quello è un rinvio, non una giocata”.
Fuorigioco di Thuram sul goal di Dimarco contro l’Empoli: come stanno le cose
Subito dopo, l’ex arbitro Graziano Cesari ha evidenziato come le telecamere non mostrino con assoluta certezza un possibile offside e che in ogni caso si tratta di una nuova azione. Per questo con una nuova APP il VAR non avrebbe potuto intervenire.
Proprio Cesari ha voluto mettere in evidenza il punto più importante: l’assistente Valeriani appare posizionato correttamente e la sua visuale è perfetta. “Non so se si possa parlare di fuorigioco oppure no. Se avesse avuto sentore di una posizione irregolare avrebbe fermato l’azione quando Thuram si impossessa o perde palla“.
Inoltre appare anche improprio dire che Bereszynski non abbia giocato il pallone ma che si sia limitato a spazzare. L’azione ricomincia perché il giocatore dell’Empoli non solo intercetta la sfera ma compie una scelta tecnica, anche se poi regala il possesso agli avversari. Gioca il pallone come meglio crede, dato che non ha nessuno giocatore nerazzurro troppo vicino o che vada a contrastarlo.
Nel regolamento si parla di “giocata deliberata”. E quella di Berezinski è una giocata deliberata, senza pressione, dato che il giocatore è libero di scegliere cosa fare. Ha sbagliato, ma non conta. Fine
Così comincia una seconda azione, proprio perché il giocatore dell’Empoli gioca il pallone. La stessa Open VAR ha subito messo fine alla narrazione del fuorigioco presunto: la posizione è ritenuta regolare se l’assistente non ha alzato la bandierina. Quindi, si è parlato e si continua a parlare del nulla.
Qual è dunque il problema? Il problema è che l’episodio è andato a favore dell’Inter. Altrimenti non ci sarebbe stato nulla da spiegare. La supremazia in campionato dell’Inter è fastidiosa per le inseguitrici ma anche per i giornalisti che hanno poco di cui ragionare. E così trovano spazio polemichette, teorie del complotto e deliri vari.