“Il Giudice sportivo ne ha fatto una questione di diritto, ma dal mio punto di vista ha avuto fin troppo coraggio”
Sul campo Acerbi ha risposto con personalità alle furiose polemiche scoppiate dopo il presunto insulto razzista a Juan Jesus. Polemiche che si sono ulteriormente incattivite a seguito della sentenza del Giudice sportivo che ha assolto il centrale dell’Inter dalle accuse del difensore del Napoli.
Il ‘caso’ Acerbi-Juan Jesus continua comunque a creare forti discussioni. Quasi tutte contro il numero 15 della squadra di Inzaghi. A ‘Pressing’, Riccardo Trevisani ha ribadito di non essere contento dell’assoluzione dell’interista: “Non cambio idea rispetto a quello che si è visto, non credo che Juan Jesus sia un impostore, ma è finita così – le sue parole – La giustizia sportiva, che non ha bisogno di prove, ha preso alcune decisioni. Non sono d’accordo sul fatto che fosse più facile dare tre giornate e farla finire all’italiana piuttosto che prendersi il rischio dell’onda che può portarsi. Io non sono d’accordo con la sentenza e col dietrofront di Acerbi, però andiamo avanti”.
La sentenza è stata ingiusta pure per Ivan Zazzaroni, direttore del ‘Corriere dello Sport’: “Acerbi per me quelle cose le ha dette – le sue parole sempre a ‘Pressing’ – Immaginando questo tipo di sentenza, dato che mancavano prove e testimoni, ho chiesto a Juan Jesus di perdonare una seconda volta Acerbi, onde evitare di passare da bugiardo e infamatore. Il Giudice sportivo ne ha fatto una questione di diritto, ma dal mio punto di vista ha avuto fin troppo coraggio. Ricordo che Paolo Rossi fu condannato per le scommesse senza prove. Bisogna rispettare le sentenze, ma si possono discutere. Io l’ho discussa e l’ho trovata sbagliata”.
🔥Per il Record di 103 punti, l’#Inter dovrebbe vincere tutte le ultime otto partite di campionato pic.twitter.com/EohU46mCOm
— Interlive (@interliveit) April 2, 2024
Audero sul ‘caso’ Acerbi: “Abbiamo appoggiato la sentenza finale del Giudice sportivo”
“L’abbiamo vissuto serenamente”. Così Audero dopo Inter-Empoli sulla vicenda che ha visto protagonista il suo compagno di squadra.
“Accoglienza riservata ad Acerbi? La realtà è che la maggior parte dei giocatori erano con le nazionali, quindi ci siamo riuniti tutti insieme a pochi giorni dalla partita preparandola come abbiamo sempre fatto in questa stagione – le parole del portiere a ‘Sportitalia’ – Se c’è stata una conversazione tra di noi, è stata fatta privatamente e non collettivamente. Abbiamo appoggiato la sentenza finale del Giudice Sportivo”.