A inizio stagione Bisseck era stato presentato come un vice-Bastoni: il tedesco sembra però più utile altrove
In Danimarca, giocava lì, sul centro-sinistra, pur essendo destro di piede. Inzaghi, fino a questo momento, lo ha però schierato sempre come alternativa a Pavard, cioè come braccetto destro. E non è detto che per la prossima stagione non potrebbe anche farlo migrare in una nuova posizione.
Ciò non dovrebbe comunque implicare un utilizzo di Yann Bisseck a sinistra, come vice-Bastoni, dove c’è già Carlos Augusto e potrebbe arrivare anche un terzo nome. Simone Inzaghi, anche nell’ottica di un ringiovanimento del reparto e di un possibile addio di Acerbi, potrebbe presto provare il roccioso difensore tedesco al centro.
Per ricoprire un ruolo così delicato, Bisseck dovrebbe crescere parecchio e in poco tempo, migliorando soprattutto in marcatura. Ma, in teoria, il ragazzo potrebbe far bene: sembra avere le caratteristiche fisiche e mentali per poter occupare la posizione. In più, Inzaghi lo ha già definito come una spugna: uno che impara subito e si impegna al 100%.
In quest’ottica c’è però da considerare che anche in caso di addio di Acerbi, il tedesco non sarebbe titolare: davanti avrebbe comunque de Vrij. Naturalmente è un’ipotesi, e non c’è nulla di definito. Solo a fine stagione Inzaghi ragionerà con la società per capire dove e come poter migliorare la rosa.
Da vice-Bastoni a erede di Acerbi: il destino di Bisseck
Quindi è vero che l’Inter potrebbe investire sul mercato per trovare un nuovo centrale, ma appare davvero complicato che possa muoversi per nomi come quello di Buongiorno (che costa quasi 40 milioni). A oggi, la possibilità più concreta è che si provi a tenere un altro anno in rosa Acerbi. La seconda possibilità riguarda appunto il provare a sfruttare Bisseck al centro.
Senza Acerbi, l’Inter potrebbe anche giocarsi la carta di Bastoni centrale (almeno come alternativa e non come prima scelta), ma solo a condizione che arrivi un altro braccetto sinistro. Negli scorsi giorni si è parlato di Hermoso in arrivo a zero dall’Atletico, ma come vi abbiamo spiegato in un articolo precedente la concorrenza è tanta e difficilmente lo spagnolo accetterebbe di venire a fare la panchina (cioè il vice Bastoni) all’Inter.
Un’altra opportunità riguarda quella di portare in prima squadra un giovane dalla Primavera. Tipo Maye, che ha diciotto anni, ma fisicamente sembra pronto (è alto uno e novanta ed è bello tosto in marcatura).
Come vi spiegavamo tempo fa, il club nerazzurro potrebbe anche considerare un colpo oneroso, ma sotto una certa cifra. Da questo punto di vista si potrebbe provare a prendere qualche profilo gradito ad Ausilio, come Nicolas Valentini. Si tratta di un difensore ventiduenne argentino con passaporto italiano in forza al Boca Juniors.
Valentini è da tempo oggetto del desiderio di vari club italiani: l’Udinese, la Lazio e il Milan. L’Inter potrebbe però essersi già mossa col suo entourage e aver sfruttato la solita carta che si gioca con gli argentini: l’influenza di Zanetti.
Il jolly che può coprire tutti e tre i ruoli in difesa
Ciò che è sicuro è che dirigenza e staff tecnico tengono in grande considerazione Bisseck, un ragazzo cresciuto enormemente in pochi mesi e che ha saputo sfruttare ogni piccola occasione per mettersi in mostra. Nella prossima stagione, uno così potrebbe essere sfruttato laddove ce ne sarà più bisogno, e senza grossi affanni.
Insomma, Bisseck potrebbe fare il vice-Bastoni, e ricoprire il ruolo di braccetto sinistro, proprio come faceva nell’Aarhus prima di arrivare a Milano. Potrebbe giocare di nuovo a destra, per continuare a spadroneggiare fisicamente negli affondi palla al piede. Oppure potrebbe essere piazzato al centro della difesa a tre. Oggi Bisseck rappresenta il futuro e infatti l’Inter provvederà presto ad adeguare il suo ingaggio con un nuovo contratto.
Nel contratto in essere c’è una clausola che può portarlo a un aumento dell’ingaggio fino a 1,2 milioni netti. Dovrebbe scattare in automatico al raggiungimento di un determinato numero di presenze. Ma anche se il tedesco non dovesse raggiungere la quota indicata, la società sembrerebbe comunque orientata a premiarlo con un aumento.