La dirigenza potrebbe non esaudire il ‘desiderio’ del tecnico, che dopo la conquista della seconda stella rinnoverà il suo contratto fino a giugno 2027
I tre punti di Udine sono pesantissimi, adesso l’Inter può davvero mettere la ciliegina sulla torta a questa grande stagione vincendo lo Scudetto nel derby del 22 aprile. Dopo la conquista della seconda stella, Inzaghi prolungherà il suo contratto attualmente in scadenza nel 2025.
Il nuovo accordo del tecnico dovrebbe avere come data di scadenza giugno 2027, mentre l’ingaggio dovrebbe passare da 5,5 a 6,5/7 milioni a stagione bonus inclusi. La società è già da tempo al lavoro per alzare il livello della rosa, vedi gli ingaggi a zero di Zielinski e Taremi. Nel calciomercato estivo, le priorità saranno un difensore centrale e una seconda punta. Buongiorno e Gudmundsson i nomi più ‘caldi’ al momento, ma certamente non gli unici sul taccuino di Ausilio.
Ma quale potrebbe essere il ‘regalo’ Scudetto per Inzaghi? Si sussurra che il tecnico sia pronto a chiedere una sola cosa, ovvero la non cessione dei big. Di nemmeno uno, come al contrario accaduto nelle estati passate. Soltanto dando continuità a questo gruppo, non privandolo ancora una volta di uno se non due degli elementi migliori, l’Inter potrebbe davvero fare un salto di qualità a livello internazionale.
🗣️#Inzaghi dopo #UdineseInter
🗨️”Qualcosa di clamoroso fare 26 vittorie in 31 partite. È una vittoria che volevamo a tutti i costi”.
🗨️”Frattesi? Ho tanti giocatori che restano fuori, per noi importantissimo. Morde il freno, sa che ha fatto gol importantissimi”. pic.twitter.com/AF0GTcxTuw
— Interlive (@interliveit) April 8, 2024
Nessun big via, Inzaghi potrebbe non essere accontentato
Inzaghi potrebbe non essere ‘accontentato’, visto che – a prescindere da come finirà la questione societaria – nella sessione estiva l’Inter sarà nuovamente chiamata a pareggiare il conto tra entrate e uscite.
Proprio per questo sarebbe difficile dire no a maxi offerte – dai 60 milioni in su – per i propri titolarissimi. Almeno uno di loro, dunque, potrebbe venir sacrificato per finanziare l’acquisto di un paio di calciatori e, allo stesso tempo, non sforare i paletti imposti dall’alto.