Il Capitano nerazzurro, autore di un avvio da urlo, non trova la via del gol dal 28 febbraio scorso
Era incominciata nel migliore dei modi la regular season 2023-24 per Lautaro Martinez, attuale numero 10 dell’Inter che si è letteralmente preso sulle proprie spalle il peso dell’intera squadra.
Ventisei, in totale, le reti realizzate in questa prima parte e mezzo di stagione dal classe ’97, ventitré di queste in campionato. Quale, a questo punto, l’unica nota dolente che sta caratterizzando il momento di forma dell’ex Racing Club? Se non altro il fatto che il Capitano nerazzurro non vada a segno dal 28 febbraio scorso, giorno di Inter-Atalanta in cui l’attaccante argentino realizzò la rete del momentaneo 2-0 in favore della formazione di Simone Inzaghi, sbagliando qualche istante dopo dagli undici metri, cosa in realtà accaduta anche al ‘Civitas Metropolitano’ in occasione dell’ottavo di finale di ritorno andato in scena in Champions League contro l’Atletico Madrid.
Il Campione del Mondo in carica, protagonista in negativo dal dischetto anche in quella circostanza, pare sentirsi ancora responsabile del terzo calcio di rigore fallito contro la squadra di Diego Simeone il 13 marzo scorso. A differenza di quanto accaduto nella prima parte di stagione, Lautaro pare essere avvolto da pensieri negativi, ragion per cui la sua mente non è più sgombra come sino a poco tempo fa. Ne è dello stesso avviso anche un noto personaggio pubblico, che si è così espresso sul complicato momento di forma che sta vivendo il ‘Toro’ di Bahia Blanca.
Trevisani: “Lautaro rimasto con la testa a quel calcio di rigore sbagliato contro l’Atletico Madrid”
Riccardo Trevisani, telecronista sportivo e conduttore televisivo italiano tra i più apprezzati, ha analizzato a ‘Fontana di Trevi’ – uno dei format portati avanti da ‘Cronache di Spogliatoio’ – la situazione di Lautaro Martinez, attaccante e Capitano dell’Inter che non va a segno praticamente da un mese e mezzo. Queste, di fatto, le sue dichiarazioni:
“Lautaro è un po’ rimasto con la testa a quel rigore fallito contro l’Atletico. Al derby saranno oltre 50 giorni che non segna. Non vedo la brillantezza e la leggerezza che dovrebbe avere con tutto questo margine di vantaggio che c’è sulla seconda. Potrebbe addirittura permettersi di entrare in campo con le scarpette da ballerina, invece lo vedo presentarsi sul terreno di gioco con la morte nel cuore. Il penalty fallito a Madrid gli sta pesando eccome. Ieri, prima che Calhanoglu segnasse da calcio di rigore contro l’Udinese, ha preso la palla in mano come se stesse aspettando che qualcuno gli dicesse ‘tiralo tu’. Era impensabile che lo tirasse lui sotto di 1-0, l’avesse sbagliato di nuovo lo avresti ammuffito in una stagione in cui farà almeno trenta gol“.