Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa alla viglia del big match decisivo fra Inter e Milan per la corsa Scudetto, valevole per la trentatreesima giornata di Serie A
Ultimati i preparativi sui terreni di gioco dei campi dall’allenamento di Appiano Gentile del Suning Training Centre, l’Inter si appresta ad impostare la propria mentalità vincente per affrontare al meglio il Milan nella comune cornice di San Siro in una sfida che, almeno sulla carta, potrebbe lasciare nelle mani dei nerazzurri la gioia di una conquista storica.
Lo Scudetto è infatti al passo di sole tre lunghezze, tre punti per appuntare la seconda stella sul petto delle maglie della prossima stagione e ripartire ancora più carichi di convinzioni. Per l’occasione è stato raggiunto dai microfoni delle entità mediatiche presenti nella consueta conferenza stampa di rito Simone Inzaghi, tecnico e condottiero dei nerazzurri alla sua terza stagione in panchina.
DERBY-SCUDETTO – “Il derby è sempre il derby, ci sono ottime sensazioni. In questi giorni abbiamo lavorato bene perché domani potrebbe essere una giornata speciale per l’intera famiglia Inter“, ha aperto l’allenatore. “Coi ragazzi se n’è parlato, abbiamo fatto un percorso magnifico. Una bellissima cavalcata, ma sia io che i ragazzi non la stiamo vivendo come una ossessione. Quel che dovevamo fare lo abbiamo fatto, dominando un campionato con tante insidie. Adesso la salita sta per finire e vogliamo vedere il panorama, speriamo di farlo già domani”, ha poi aggiunto. Prima di mettere le cose in chiaro da subito: “La posta in palio è altissima ma sappiamo bene che abbiamo vinto gli ultimi cinque derby. Domani quei derby non contano nulla, conterà come entriamo in campo. Loro sono secondi e giocano in casa, ci renderanno le cose difficili”.
RINGRAZIAMENTI – “Devo solo ringraziare le persone che mi accompagnano, in primis i giocatori perché ci stanno dando tutto. Poi i miei collaboratori che sono con me da tanti anni. E la grande società alle spalle, dal presidente ai dirigenti. Tutte persone che amano l’Inter e che sono disposte a tutto per superare le difficoltà e trovare la giusta soluzione. Poi un grazie ai tifosi, io non dimentico nulla. Penso alla finale di Istanbul, momento bellissimo nonostante le lacrime. Andremo a salutarli di persona con la squadra, mai come quest’anno siamo arrivati al traguardo perché ce l’abbiamo fatta tutti insieme”
RECAP INTER – “Questo è il mio terzo anno qui ma sin dai primi giorni della mia esperienza a Milano ho ricevuto i complimenti per come giocava l’Inter, le vittorie sono la soddisfazione più bella. Non abbiamo mai mollato di un centimetro anche quando sono arrivate le sconfitte: l’unica cosa che posso fare è quella di lavorare sempre tanto con il mio staff. Ho avuto anche la fortuna di allenare grandi giocatori e quando arriveremo al traguardo, penserò a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questi tre anni. Tutti hanno contribuito, anche se qualcuno lo abbiamo perso per strada”.
Inzaghi tra Scudetto e successi di squadra: “Ci speravamo dall’inizio”
“Ho ascoltato le parole di Zhang stamattina e mi fanno piacere, con lui c’è un bel rapporto e posso ringraziarlo per come si è comportato con me dal mio arrivo ad oggi. Soprattutto nei momenti meno brillanti. Sono contento per lui che sia uno dei presidenti più vincenti, ha molto a cuore questa squadra. Per il mio rinnovo, adesso abbiamo un solo pensiero. Per il resto ci sarà tempo e modo, sapendo che io qui sto bene”, ha raccontato Inzaghi in conferenza.
CICLO APERTO – “Abbiamo aperto un ciclo che deve proseguire. Se dovesse arrivare questo trofeo sarebbe il sesto, se non settimo degli ultimi anni. Non tutte le stagioni sono uguali ma la dirigenza si sta già muovendo per far sì che tutto possa continuare ancora”, ha poi ammesso.
SQUADRA E FORMAZIONE – “Lautaro sta bene, ha lavorato bene. Attaccante che si nutre di gol. È concentrato, c’è stata anche la sosta e la squalifica quindi non ha giocato tantissimo ma è motivato. Tutti i giocatori sono a disposizione tranne Cuadrado, che ha avuto un affaticamento. Martedì sarà già in gruppo, anche se volevamo includerlo già oggi. Peccato perché ha lavorato bene prima della partita con il Cagliari. Per gli altri da qui alla fine dovranno essere bravi per meritarsi il giusto spazio, ma tutti sono pronti. Purtroppo come sempre devo sceglierne soltanto undici e ho ancora qualche dubbio sulla formazione titolare”
DALL’INIZIO ALLA FINE – “Dare un titolo da copertina all’Inter degli ultimi anni è difficile, ma sono contento di come sono andate le cose. Grande unione e felicità percepita soprattutto dai tifosi, sia qui come in città anche quando esco con la mia famiglia. Per dare un voto, invece, aspettiamo la fine dei giochi. Le speranze di vincere lo Scudetto c’erano sin dal ritiro, dalle partite in Giappone quando faceva caldo e i ragazzi lavoravano tanto. Come quelli che hanno l’obiettivo di voler arrivare fino in fondo. Ricordare un singolo episodio è difficile ma la partita contro la Juve ha segnato un punto importante del cammino”.