Scudetto a parte, Zhang affonda nel mare di debiti da dover corrispondere alle controparti con cui ha stretto accordi di recente per quasi un miliardo
Di pari passo con la dirompente cavalcata conclusiva di questa brillante stagione culminata con uno Scudetto ormai in tasca, l’Inter inizia a gettare le basi per il futuro che verrà a partire dai sondaggi per i potenziali innesti in organico oltre ai già menzionati Taremi e Zielinski. Ma i discorsi sul mondo nerazzurro non toccano soltanto i risultati sul campo e le speculazioni di mercato, quanto anche e soprattutto il futuro societario in mano alla gestione di Steven Zhang.
Quest’ultimo, reduce da mesi turbolenti sulle delicate trattative di rifinanziamento del debito da 400 milioni di euro maturato nei confronti del fondo americano Oaktree, sembra essere in procinto di firmare un accordo definitivo che possa far respirare l’ambiente per un altro po’ di tempo. Ciò consiste nella stipula di un nuovo prestito con Pimco, altra società statunitense specializzata nella gestione di capitali sui mercati internazionali, volto a ripagare Oaktree per lo svincolo definitivo dal precedente rapporto con l’Inter.
Se per certi versi – o meglio per il club – questo è un bene, considerando il fatto che non ci sarà alcun avvicendamento alla gestione societaria con nuove figure o terzi inverstitori, dall’altra parte per Zhang si fa davvero dura. Da qui al 2027 infatti il presidente cinese dovrà corrispondere a Pimco 550 milioni comprensivi di interessi, frutto del nuovo accordo, a cui andranno poi sommati altri 400 milioni per la scadenza dei bond. Un totale di quasi un miliardo che, secondo il giornalista Fabio Ravezzani in un pubblico manifesto sul proprio profilo X, rappresenta una sfida enorme.
Debiti da un miliardo e strada in salita per Zhang
Chiaro è che, sulla base di primissime e premature considerazioni in materia, per Zhang e le società satellite di Suning sarà altrettanto difficile non soltanto rientrare dalle posizioni debitorie ma prendere una decisione definitiva anche sulla gestione del club nerazzurro.
L’Inter ha infatti bisogno di continue garanzie economiche per poter proseguire lungo la tracciata linea su cui sta camminando Simone Inzaghi ed il resto del gruppo, lungi dalla possibilità di stemperare le perdite in bilancio con le solite operazioni mirate sul mercato ad opera di una fin troppo attenta dirigenza nelle salde mani di Giuseppe Marotta, Piero Ausilio e Alessandro Antonello.