L’Inter, finalista nella scorsa edizione di Champions, è ufficialmente Campione d’Italia. A risultare decisivo l’1-2 ottenuto sul Milan
La formazione attualmente guidata da Simone Inzaghi è riuscita a conquistare il 20esimo Scudetto della sua storia e, di conseguenza, anche la seconda stella. A risultare decisive le reti realizzate lo scorso lunedì sera da Acerbi e Thuram, fondamentali per mettere ‘al tappeto’ la squadra di Stefano Pioli.
Diciassette, oggigiorno, i punti che separano il Milan dall’Inter, coi rossoneri fermi in seconda posizione a quota 69 a cinque giornate dal termine del campionato. C’è poco da dire, il club di Viale della Liberazione ha ampiamente meritato questo risultato, a testimoniarlo le 79 reti realizzate contro i soli 18 gol subiti. Numeri, questi, frutto del grande gioco messo in mostra sul campo dai nerazzurri, senza dimenticare la sola ed unica sconfitta accusata in questa edizione di Serie A da Lautaro e compagni, finalisti nella scorsa Champions League.
Nonostante la sconfitta maturata il 10 giugno scorso contro il Manchester City, la formazione vicecampione d’Europa in carica da quel momento in poi ha assunto maggiore consapevolezza nei propri mezzi, trasformando la propria delusione in rabbia per ripartire. “A luglio ripartiamo da qui. Se siamo arrivati a un passo dal tetto d’Europa, in Italia possiamo fare il vuoto”.
Questo, di fatto, il messaggio passato all’interno dello spogliatoio nerazzurro al rientro da Istanbul. Vero, ben dodici pedine (tra cui Romelu Lukaku) hanno poi detto addio nella passata estate, ma a farsi portavoce di quel messaggio sono stati l’attuale Capitano del club meneghino e tutti gli altri senatori, in grado di trasferire questa stessa e identica comunicazione a tutti i nuovi arrivati. A riferirlo ‘La Gazzetta dello Sport’, fonte che ha rivelato un particolare retroscena inerente all’attaccante belga, ora in forza alla Roma tramite la via del prestito.
“Dimostriamo chi siamo a chi se n’è andato”: Inter, il messaggio passato nello spogliatoio dopo l’addio di Lukaku
Il comportamento avuto da Romelu Lukaku nella passata estate nei confronti dei suoi ex compagni di squadra dell’Inter ha scosso l’intero ambiente nerazzurro, a maggior ragione chi vive quotidianamente all’interno degli spogliatoi di Appiano Gentile.
Da Lautaro a Barella, passando per Bastoni e Dimarco, fino ad arrivare anche ad Hakan Calhanoglu e molti altri. Ognuno di questi calciatori è infatti rimasto profondamente deluso dall’atteggiamento adottato all’incirca un anno fa dall’attaccante belga, finito a quel punto per dire addio a Milano al termine della scadenza del prestito, naturalmente dopo essere stato scoperto a trattare in totale segreto con altre società.
È stato da quel momento in poi che l’Inter ha però deciso di farsi forza l’un l’altro provando ad inseguire nuovi obiettivi, tra cui quello della conquista dello Scudetto, ora diventato pura realtà. “Dimostriamo chi siamo a chi ha scelto di andarsene” – è questo il messaggio che è incominciato a risuonare nei dintorni della Pinetina. Detto, fatto. La formazione di Simone Inzaghi è così riuscita a mostrare il proprio valore non soltanto in Italia, ma in tutta Europa.