Tutto sta nei dettagli per Inzaghi e la squadra segue alle lettera le sue indicazioni, ecco cosa ha svelato Bastoni sul lavoro sulle palle inattive svolto prima del derby
In linea con i pronostici ma ancora nella sorpresa generale per la casualità che il destino ha riservato loro, la squadra dell’Inter di Simone Inzaghi ha battuto il Milan di Stefano Pioli a San Siro in una notte magica che verrà ricordata per sempre. Frutto di una prestazione composta nonostante il terreno incerto e la pioggia scrosciante abbattutasi sul capoluogo lombardo in quelle ore, sempre fonte di pericoli nella gestione del pallone e per le potenziali insidie che nascono all’improvviso.
Di questo i nerazzurri hanno saputo far tesoro per trovare persino un gol vincente su battuta di Federico Dimarco da calcio d’angolo e sponda di Benjamin Pavard, con incornata vincente alle spalle di Mike Maignan da parte di Francesco Acerbi. Probabilmente il pallone, in quella circostanza, ha viaggiato spedito proprio per la pioggia e la discreta abilità nello sfruttare l’occasione da rete. Un lavoro di riflesso di quanto fatto dall’Inter in allenamento, a detta di uno dei protagonisti di questa stagione, Alessandro Bastoni.
Il difensore centrale nerazzurro è stato raggiunto dai microfoni de ‘Il Giornale’ ed ha raccontato innanzitutto quanto sia contento ed orgoglioso del fatto che vi sia un’ossatura italiana importante che può spesso fare la differenza in un campionato come quello di Serie A. La conoscenza è infatti essenziale per poter andare avanti nel proprio percorso vincente. E la cura del dettaglio, come quella mostrata a lunghi tratti da Inzaghi sin dal principio, appare ancora oggi centrale.
“L’altra mattina abbiamo svolto un allenamento di un’ora sotto la pioggia sulle palle inattive. Questa sembra quasi la scena madre del nostro campionato. Preparazione, studio e applicazione. Senza dare niente per scontato. Abbiamo imparato moltissimo dagli errori del passato”, ha raccontato Bastoni con un chiaro riferimento al grosso impatto migliorativo ottenuto.
Quasi fosse stato il ‘metodo Inzaghi‘ la chiave di tutto. E in parte è stato così. Per l’altra metà della medaglia però il calciatore sottolinea quanto sia stato essenziale che i calciatori nuovi si siano integrati alla perfezione nel gruppo dei più vecchi, andando ad unire qualità ai valori già presenti. “Resterà una pagina indelebile della storia nerazzurra”, ha poi concluso con merito.
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