Con lo Scudetto un altro traguardo importante è davvero a un passo: ecco quello che più interessa alla dirigenza
Sono giorni di sorrisi: sorrisi da Scudetto… I tifosi sono entusiasti, e non meno felici sono la proprietà, lo staff tecnico, la dirigenza e i giocatori. Tutti sono soddisfatti e orgogliosi di quanto ottenuto. Ma il trionfo in campionato non arricchisce solo il palmares della società nerazzurra: porta con sé anche altri vantaggi marginali, fondamentali per il futuro del club.
Con lo Scudetto, infatti, arrivano notizie incoraggianti anche per quanto riguarda il guadagno: ormai l’utile operativo è sul serio a un passo. L’utile operativo rappresenta un risultato economico fondamentale per un club di calcio, poiché derivante dalla sola gestione aziendale.
Il mercato della scorsa estate, che ha ad abbassare i costi (circa 30 milioni tra stipendi e ammortamenti). E già si prevedeva che i conti, al 30 giugno prossimo, si sarebbero potuti approssimare all’utile a livello operativo. C’è un però: il peso di altri milioni (40, quelli legati a oneri e interessi finanziari) porterà il bilancio a chiudere con una perdita intorno ai 50 milioni.
I soldi dello Scudetto potrebbero tuttavia pareggiare quella perdita. Inoltre, l’Inter potrà sfruttare la seconda stella per incrementare i ricavi derivanti da diritti tv, dalla UEFA e dagli sponsor.
La vittoria dello Scudetto, per l’Inter, rappresenta quindi un’importante entrata in termini economici: la Lega paga 20 milioni di euro in premi alla squadra che vince il campionato
Bilancio in attivo ora a un passo e tutto grazie allo Scudetto
In tutto sono previsti circa 170 milioni di ricavi grazie al primo posto in classifica, la qualificazione alla prossima Champions League e la distribuzione dei diritti tv. A questi utili sono da aggiungere i bonus sottoscritti con gli sponsor.
Per i diritti tv l’Inter si aspettava un importo minimo vicino agli 80 milioni. Quella previsione si allontana di parecchio dalla cifra più probabile, che è aumentato fino a circa 100 milioni di euro, in caso di vittoria nella Serie A. L’anno scorso, l’Inter guadagnò dalla cessione dei diritti televisivi 87 milioni. C’è quindi un miglioramento superiore ai 10 milioni.
L’accordo con Paramount+ prevede poi dei bonus in caso di Scudetto, oltre agli 11 milioni di euro di base per la sponsorizzazione. E lo stesso vale per Nike e U-Power.
Il bonus garantito alla squadra da parte della società dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro, ma poi ci sono i bonus previsti all’interno dei singoli contratti. Due Nni fa l’Inter ha pagato circa 30 milioni in premi di rendimento. L’anno scorso per i premi si è speso 24 milioni.
Poi, come detto, ol mercato della scorsa estate ha portato a minori costi per circa 30 milioni tra stipendi e ammortamenti, ed è in questo senso che si avvicina l’utile operativo.
Risanare con i successi sportivi: la strategia di Marotta
La dirigenza nerazzurra sta portando avanti con profitto ormai da molti anni un modello di sostenibilità basato soprattutto sui risultati sportivi. Le vittorie sono fondamentali per risanare il bilancio. C’è chi parla di un miracolo di Marotta e Ausilio, ma la verità è che il progetto promosso dall’Inter presto potrebbe diventare un modello comune a tutte le squadre italiane.
La partecipazione al Mondiale per Club, per esempio, è una delle voci più importanti che avvicina l’Inter al pareggio di bilancio o all’utile sostanziale. Le squadre che partecipano a quella competizione hanno un privilegio economico importante. E l’Inter si è meritata la partecipazione con il grande percorso fatto in Champions lo scorso anno.
Ora il club può guardare con fiducia al futuro anche in termini economici. Con l’utile operativo potrebbe anche tornare a investire più massicciamente sul mercato. Anche se Marotta ha già messo le mani avanti, spiegando che la strategia nerazzurra continuerà a essere improntata all’ideale di sostenibilità.
La prospettiva verosimile è di un miglioramento nei prossimi anni, con i ricavi sempre più alti (anche per la Champions allargata) e gli utili derivanti dal Mondiale per Club spalmabili su due bilanci (2025 e 2026).