Olandese scatenato sul bus scoperto che sta attraversando la città in queste ore, ha lanciato un segnale chiaro al suo avversario di mille battaglie Theo Hernandez
A margine della sfida di campionato tenutasi sul terreno di gioco di San Siro contro il Torino, l’Inter ha seguito alla lettera il programma appositamente studiato in collaborazione con le forze dell’ordine e l’amministrazione del Comune di Milano per i festeggiamenti del meritato Scudetto vinto sul campo lo scorso weekend ai danni del Milan.
Partito dal settore riservato all’ingresso degli atleti del gigantesco impianto sportivo simbolo del capoluogo lombardo e universalmente riconosciuto sull’intero territorio italiano, il bus scoperto ospitante i protagonisti di questa fantastica cavalcata stagionale – fra giocatori e membri dello staff – ha preso il largo percorrendo le prime vie cittadine avvolto completamente da un mare di persone pressoché simili a puntini colorati indistinguibili dall’alto.
Una visione pazzesca degna del migliore degli spettacoli, un livello di partecipazione senza precedenti. Nelle prossime ore il bus raggiungerà Piazza Duomo, altro simbolo della città, ove terminerà la sua corsa sommerso in un altro bacino di tifosi. E proprio nel mentre, fra una tappa e l’altra, i calciatori continuano a festeggiare come fosse il loro ultimo giorno al mondo. Del resto difficile fare diversamente.
Presentissimo anche l’esterno olandese Denzel Dumfries impreziosito dei suoi occhiali da sole e di una sciarpa avvolta attorno al capo, quasi fosse il primo degli ultras più sfegatati. Ma quel che più ha lasciato di stucco, con un pizzico di malizia e genuino sorriso, è il fatto che il calciatore abbia preso con sé anche uno strumento poco usuale.
Trattasi di uno striscione a carattere provocatorio, a sfondo bianco e sollevato da due aste verticali, raffigurante la sua effigie che tiene al guinzaglio Theo Hernandez, suo eterno rivale rossonero. Fra i due non scorre di certo buon sangue e lo si è visto svariate volte anche sul campo, con duelli particolarmente accesi che sono spesso costati ai due cartellini su cartellini. Anche di diverso colore. Non ultimo proprio nel corso del derby, quando nei minuti finali della sfida il terzino francese è arrivato alle mani con la controparte ex PSV ed entrambi sono stati puniti dal direttore di gara di stanza con l’espulsione diretta.
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