Cuadrado dovrebbe lasciare l’Inter a giugno, al termine del contratto, anche se il classe ’88 nutre forse ancora qualche speranza di rinnovo
Cuadrado è stato l’altro grande protagonista della festa Scudetto dell’Inter. Nella terrazza in piazza Duomo, dove i calciatori sono arrivati in tarda serata, il colombiano ha accettato di saltare insieme ai suoi compagni al coro dei tifosi interisti ‘Chi non salta bianconero è…”.
Il saltello e il balletto del 35enne ha fatto il giro del web e dei social, dove è stato bersagliato dagli juventini, già arrabbiati con lui per il passaggio all’acerrima nemica all’inizio della scorsa estate, dopo che era scaduto il contratto con il club di Exor.
#Cuadrado salta al coro contro la #Juventus… 🤮 pic.twitter.com/qfTscJ81mH
— Juventus Fans (@juventusfans) April 29, 2024
Cuadrado aveva irritato non poco i tifosi della Juventus già qualche ora prima, quando era ancora sul bus Scudetto, pubblicando uno scatto con due stelle sugli occhi.
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Cuadrado dovrebbe lasciare l’Inter a giugno, al termine del contratto, anche se il classe ’88 nutre forse ancora qualche speranza di rinnovo. La sua stagione in nerazzurro è stata del tutto negativa, a causa soprattutto di guai fisici. Su tutti quello al tendine d’Achille, che lo ha costretto ad operarsi e a star fuori per oltre tre mesi. Fin qui ha collezionato appena 9 presenze, 7 in campionato e 2 in Champions, per un totale di soli 262′.
Cuadrado e il saltello contro la Juve, Ravanelli: “Una mancanza di rispetto”
Il saltello e il balletto di Cuadrado non è piaciuto anche all’ex attaccante bianconero Fabrizio Ravanelli: “Da parte sua è stata una mancanza di rispetto – le sue parole nella diretta Twitch di Tv Play – Quando vinsi lo scudetto con la Lazio, siccome lo vincemmo ai danni della Juve, non partecipai a dei cori di sfottò per rispetto”.
Festa Scudetto Inter, Dumfries fa mea culpa per lo striscione contro Theo Hernandez
Il protagonista in assoluto della festa per la seconda stella è stato comunque Denzel Dumfries, che è andato contro le direttive societarie esponendo uno striscione offensivo nei confronti del Milan. Nello specifico per Theo Hernandez, raffigurato con collare e guinzaglio, tenuto dall’olandese che poi ieri ha fatto mea culpa attraverso un post su Instagram.
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“Durante la parata – ha scritto il numero 2 della squadra di Inzaghi – ho tenuto su uno striscione che mostrava un’immagine inappropriata. Sono un giocatore che ama la rivalità nel calcio, è una parte cruciale di qualsiasi gioco. Mi rendo conto che tenere alto lo striscione è stato un errore di giudizio da parte mia e per niente intelligente“. La Procura federale ha aperto un’indagine su Dumfries, il quale – considerati i precedenti – rischia solo un’ammenda di 4-5 mila euro.