Il centrocampista armeno, con all’attivo 2 gol e 11 assist in stagione, è uno dei protagonisti assoluti dello Scudetto conquistato dalla formazione di Simone Inzaghi nell’annata ricorrente
Henrikh Mkhitaryan è riuscito a confermarsi uno dei punti cardine dell’Inter anche in questa regular season. Trentaquattro, in totale (su 34 disponibili), le gare disputate in questa prima parte e mezzo di campionato – volto ormai al termine – dal forte centrocampista armeno, subentrato a partita in corso soltanto a Salerno.
Quarantaquattro, per il resto, i gettoni collezionati in stagione dal classe ’89, in grado di lasciare a sedere in panchina anche uno come Davide Frattesi, mezz’ala approdata ad Appiano soltanto nella passata estate che, in verità, ci si aspettava di poter vedere titolare all’Inter a partire già da quest’annata. Così non è stato, complice naturalmente la seconda giovinezza mostrata in quest’altra regular season dall’ex Arsenal e Borussia Dortmund.
L’attuale numero 22 nerazzurro, con all’attivo 2 gol e 11 assist, grazie alle sue dieci assistenze fornite in questo campionato, è così riuscito a risultare sinora il miglior assistman di questa Serie A (a seguire in seconda posizione c’è Paulo Dybala, fermo a quota 9). Questo l’altro dato che fa clamore, anche se in realtà l’aspetto di cui tener conto è un altro.
Mkhitaryan è il secondo giocatore dell’Inter ad aver giocato di più in stagione dopo Sommer
Con 3402′ di gioco, è Henrikh Mkhitaryan il secondo giocatore dell’Inter ad aver collezionato più minuti in stagione dopo Yann Sommer (con all’attivo 3720′). Così facendo, dunque, l’armeno è il primo calciatore di movimento ad aver preso parte a più appuntamenti di marca nerazzurra in questa regular season, tutto questo a 35 anni suonati.
L’ex Roma ha quindi dimostrato di avere una lucidità disarmante, rispondendo sempre presente nel momento in cui gettato in campo da Simone Inzaghi, tecnico che di fatto non ha mai e poi mai rinunciato al proprio numero 20 dal 1′ nel corso di questa regular season, giunta ormai agli sgoccioli. Chiaro, a questo punto, il segnale lanciato dall’allenatore emiliano e di conseguenza dall’intera dirigenza interista, che non per nulla ha annunciato negli scorsi mesi il prolungamento di contratto dell’armeno sino a giugno 2026.
Piotr Zielinski – centrocampista atteso ad Appiano a inizio luglio a parametro zero – è quindi avvisato, perché per un posto da titolare ci sarà da battagliare lì in mediana con l’ex Borussia Dortmund e Arsenal, con all’attivo 669 presenze, 180 gol e 147 assist in carriera, a conferma dello straordinario curriculum su cui può contrare Henrikh Mkhitaryan.