L’Inter proverà a liberarsi di due tesserati scomodi: una gradita soluzione potrebbe essere quella di organizzare un doppio pacco agli arabi
L’occasione sta per arrivare e bisognerà sfruttarla con massimo cinismo: quest’estate le squadre di Saudi Pro League saranno libere di acquistare due calciatori stranieri in più rispetto al passato. Si passa in pratica dal limite di otto extracomunitari a dieci. E non è tutto: dall’Arabia giungono minacciose voci di un ingente stanziamento di fondi finalizzato a portare a termine colpi sempre più importanti.
I sauditi potrebbero mettere infatti sul piatto più di 2 miliardi solo per il costo dei cartellini dei nuovi obiettivi. Finora gli sceicchi avevano investito soprattutto sugli ingaggi, limitando così il loro potere d’acquisto a giocatori da prendere a zero o liberati a prezzi più o meno contenuti o ridotti dalle società europee.
Ecco perché in Serie A c’è già chi trema e chi invece si sfrega le mani. L’Inter, c’è da giurarci, non si farà trovare impreparata. Il mercato arabo è una realtà con cui fare i conti e con cui dialogare senza pregiudizi. In tempi relativamente non sospetti, Beppe Marotta spiegò con grande onestà che era inutile lamentarsi o far finta di scandalizzarsi rispetto al nuovo trend. Inutile cercare di resistere al fenomeno: bisognava e bisogna farci i conti, nel bene e nel male.
L’Inter lo ha già fatto, cedendo Marcelo Brozovic e poi resistendo agli assalti per Lautaro Martinez, Calhanoglu e Mkhitaryan. Quest’estate, però, la musica potrebbe cambiare. C’è la possibilità di sfruttare il nuovo vento. O meglio, si profila l’opportunità di approfittare della nuova e aggressiva politica di acquisto saudita per liberarsi di due calciatori ingombranti.
Le giuste congiunture astrali potrebbero permettere un ottimo affare. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, per l’Arabia, quest’estate, potrebbe insomma partire un bel doppio pacco, fondamentale per le casse nerazzurre e per tutti i progetti di mercato estivi.
L’Inter ha bisogno di un attaccante giovane e di qualità, uno che possa completare tecnicamente il reparto offrendo giocate e soluzioni tattiche nuove. Gli obiettivi principali sono entrambi assai complicati: Gudmundsson e Zirkzee, i nomi più evocati negli ultimi mesi come possibili soluzioni gradite, costano caro.
Inoltre, sono entrambi seguiti da squadre economicamente più attrezzate o fortunate di quella nerazzurra. A viale della Liberazione è risaputo che sarà impossibile spendere più di una certa cifra per ingaggiarli.
A zero si potrebbe prendere uno come Martial, che però rischierebbe di trasformarsi in un affare incerto dal punto di vista tecnico e poco sostenibile da quello dell’ingaggio… Sempre come free agent potrebbe arrivare Sekou Koita del Salisburgo, uno che piace parecchio ad Ausilio.
Prima di tutto, a ogni modo, bisognerebbe liberare spazio utile nel reparto, cedendo gli esuberi e i giocatori che non hanno rispettato le aspettative. Sanchez dovrebbe svincolarsi. E fin qui tutto liscio. Il Tucu Correa, riscattabile dal Marsiglia solo in caso di qualificazione in Champions (cioè di vittoria dell’Europa League), è un tesserato che entrerebbe nell’ultimo anno di contratto con i nerazzurri e difficile da smerciare.
E poi c’è Arnautovic, pagato circa 10 milioni l’anno scorso, e che un paio di settimane fa ha compiuto trentacinque anni. Fra infortuni, errori sotto porta e passeggiate in campo, l’austriaco si è dimostrato poco utile nella stagione della seconda stella, tanto da essere indicato come il vero e proprio flop di mercato.
Provare a vendere l’austriaco si preannuncia come un lavoraccio. Con due anni di contratto e un ingaggio importante, sarà davvero difficile che qualcuno possa smuoverlo da Milano. L’unica possibilità è che si facciano appunto avanti i ricchi sauditi, ovvero coloro che sembravano già interessati la scorsa estate e quest’inverno.
D’altra parte, il caro Arnautovic, in passato, ha già dimostrato di avere una certa sensibilità ai contratti milionari. Fu uno dei primi a lasciare l’Europa per la Cina. E lo fece quando era un giocatore nel pieno della propria carriera e al massimo della forza atletica. A trentacinque anni, di fronte a un generoso ingaggio, potrebbe anche decidere di lasciare l’amata Inter e svernare nel clima bello secco e bello ricco dell’Arabia Saudita.
Tutto dipende dagli arabi. Senza un regalo da parte dei sauditi, l’Inter dovrà trovare soluzioni alternative o tenersi i due attaccanti. Quale club europeo potrebbe sennò essere interessato ad Arnatovic? A oggi, l’austriaco, dopo aver deluso tutti alla sua vera prima stagione in un top-club, non ha sostanzialmente mercato. Oltre agli arabi, potrebbero forse muoversi i turchi. Ma a quel punto il massimo auspicabile sarebbe venderlo a massimo 6-7 milioni.
Quanto all’amabile Correa, un mesetto fa, portali come Soy calcio affermavano che diverse società dell’Arabia Saudita potessero essere interessate al suo cartellino. L’Inter lo venderebbe più che volentieri a 8 milioni. Ma anche a un po’ meno, giusto per non chiudere una minusvalenza.
Il problema, qui, è che Correa non sembra interessato all’approdo arabo: vorrebbe giocare in Serie A. L’anno scorso si era fatto avanti il Fenerbahce, che però non era disposto a pagare il prezzo richiesto dai nerazzurri. E quest’estate i turchi non tireranno di certo fuori 8 milioni per un attaccante che ha scaldato la panchina in Ligue 1 senza fare neanche un goal su azione.
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