L’ex centrocampista nerazzurro esalta Inzaghi: “Ha fatto un lavoro eccellente creando un gruppo molto unito. Ha messo tutti al centro del progetto”
Calciomercato.it ha intervistato Stephane Dalmat, ex centrocampista dell’Inter. Il francese ha toccato diversi temi, in particolare quello legato al calciomercato.
Dalmat ha ‘consigliato’ alla società l’acquisto di due calciatori: Joshua Zirkzee e il connazionale Rabiot, in scadenza a giugno con la Juventus. “L’olandese sarebbe perfetto per completare il reparto offensivo – le sue parole – Mi piacerebbe molto vederlo all’Inter, anche perché c’è bisogno di un altro attaccante forte e dello stesso livello di Lautaro Martinez e Thuram la prossima stagione, quando si disputeranno ancora più partite”.
Quanto a Rabiot: “Serve un centrocampista forte, tipo uno come Adrien – sottolinea Dalmat – Stiamo parlando di un grande giocatore e arebbe davvero un ottimo acquisto vista l’opportunità di prenderlo da svincolato. È sempre difficile immaginare un giocatore che dalla Juventus passi all’Inter o il contrario, considerata l’accesa rivalità, tuttavia Marotta e Ausilio non devono farsi influenzare da queste dinamiche, anche perché Rabiot alzerebbe ancora di più il livello del centrocampo nerazzurro, che a mio avviso è già tra i più forti al mondo”.
🚨 ESCLUSIVA! Stephane #Dalmat a https://t.co/VdiktdtZ9x: “Sono ancora molto legato all’#Inter, per lo scudetto non c’è stata storia! Inzaghi ha un pregio, ma gli servono due acquisti per dare l’assalto alla Champions”
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— calciomercato.it (@calciomercatoit) May 6, 2024
Dalmat: “C’è il marchio di Inzaghi su questo Scudetto”
Dalmat ha poi speso parole di elogio per Inzaghi, facendo marcia indietro rispetto a un anno e mezzo fa, quando a Interlive.it disse che l’Inter avrebbe dovuto esonerarlo a fine stagione. “Ha fatto un lavoro eccellente. La scorsa stagione ha vissuto un periodo complicato, in tanti volevano la sua testa perché i risultati non arrivavano e la squadra non giocava così bene come adesso”.
“La società è stata intelligente e lo ha sostenuto dandogli sempre sostegno – evidenzia il transalpino – Ha fatto un gran lavoro e ha dato fiducia ai calciatori, mettendo in pratica la sua filosofia e tutti al centro del progetto, titolari e riserve. Ha creato un gruppo molto unito, perciò c’è il suo marchio in questo scudetto“.