Tra discorsi avviati sul rifinanziamento e la minaccia mai tramontata di cessione ad un fondo arabo, i prossimi sono giorni decisivi per il futuro della presidenza di Zhang all’Inter
A poche settimane dai festeggiamenti ufficiali avvenuti a Milano per la vittoria dello Scudetto da parte dell’Inter, a cui hanno partecipato migliaia di migliaia di appassionati tifosi, sono tornate in auge le indiscrezioni relative alle possibilità di rifinanziamento del debito Oaktree maturato da Suning negli ultimi anni di gestione Steven Zhang.
Il presidente nerazzurro ed imprenditore cinese si è detto più volte consapevole delle difficoltà economiche avute sinora ma non ha mai fatto tramontare le speranze di una sua permanenza alla guida del progetto promosso con passione in quel di Viale della Liberazione. Pertanto, anche se a distanza e mai tanto assente da Milano come negli ultimi mesi, Zhang ha lavorato con attenzione al fianco dei suoi rappresentanti e funzionari per far sì che potesse esser trovato un accordo di sblocco alla situazione di stallo.
Negli ultimi tempi è spuntato il nome della società Pimco, capace di prestare a Suning una cifra vicina ai 430 milioni di euro per poter ripagare il debito Oaktree da 380 milioni e tamponare eventuali perdite in bilancio coi 50 milioni restanti dal conteggio. Ciononostante, la situazione non sarebbe ancora ben delineata.
Nel caso in cui le parti dovessero effettivamente convolare a nozze come ci si aspetta entro il prossimo 20 maggio, rivela ‘Sky Sport’, allora Zhang potrebbe restare caposaldo della presidenza nerazzurra. Aprendo inoltre uno spiraglio per nuovi investitori che potrebbero essere interessati a versare nelle casse della proprietà attuale almeno 1,3 miliardi di euro. Proprio la cifra richiesta da Zhang per poter valutar una cessione nel concreto.
Zhang fra permanenza e voci d’addio, rispunta l’opzione araba
Trattenere ancora Zhang al vertice della società nerazzurra sarebbe un passo importante anche in funzione della programmazione della nuova stagione sportiva, tra innesti di mercato mirati e l’idea di continuità progettuale tanto cara a Giuseppe Marotta e Piero Ausilio.
Per di più, grazie alla diluizione delle tempistiche di rientro dalla nuova posizione debitoria con Pimco, Zhang avrebbe anche maggiore spazio di manovra per la ricerca di un investitore forte. Secondo le ultime informazioni lanciate da ‘La Gazzetta dello Sport’, all’Inter sarebbero interessati ancora fondi arabi.
Non si parla di Pif, detentore delle quote societarie del Newcastle United in Premier League, ma di un membro della famiglia regnante di sceicchi Al-Saud, la quale fa capolino all’attuale principe ereditario Mohammed Bin Salman. In alternativa, potrebbe esserci comunque l’inserimento di un socio minoritario a supporto dell’operatore principale Zhang. Da evitare, invece, l’idea di rifinanziamento del debito con la stessa Oaktree in quanto perdurerebbe l’opzione di riscatto delle quote societarie del club.