Zhang ha raggiunto un accordo con Pimco, ma il fondo statunitense starebbe ostacolando con forza la chiusura del nuovo finanziamento, forte del pegno sulle azioni dell’Inter
Sono giorni, se non ore cruciali per il futuro dell’Inter e per la presidenza Suning. Le indiscrezioni si susseguono e, a volte, sono contrastanti tra loro. Sintentizzando all’estremo: Zhang ha trovato un accordo con Pimco per un prestito da circa 400 milioni di euro, cifra che gli consentirebbe di liquidare Oaktree al quale deve restituire circa 375 milioni entro il 20 maggio.
Tra Zhang e Oaktree, però, ci sarebbero forti tensioni. Come spiega stamane ‘La Gazzetta dello Sport’, il fondo statunitense “starebbe ostacolando con tutti i mezzi a sua disposizione la chiusura del nuovo finanziamento, forte del pegno sulle azioni dell’Inter”.
Non è chiaro l’intento di Oaktree: “Si entra nel campo delle ipotesi – spiega la ‘rosea’ – Ma anche di qualche certezza. Per esempio, una clausola di garanzia nelle mani di Oaktree (in gergo tecnico si chiama warranty, ndr) che in caso di passaggio di mano dell’Inter assicura al fondo un incasso del 20% sulla differenza tra una valutazione predefinita e il reale prezzo di vendita”. Rumors parlano di una cifra intorno agli 800 milioni di euro.
Allora ecco perché Oaktree, “pur di avere il prima possibile quel 20%”, spinge “per una vendita immediata del club oppure per un’operazione di rifinanziamento con un arco temporale più breve rispetto ai tre anni garantiti da Pimco”. A Zhang sarebbe stato offerto un rifinanziamento di un anno.
“Gli accordi Pimco-Suning potrebbero essere firmati anche nel fine settimana, al massimo entro domenica – sottolinea il quotidiano milanese – Poi, per il passaggio di denaro da un fondo all’altro, ci sarebbe tecnicamente tempo fino a martedì 21, visto che il 20 maggio in Lussemburgo è un giorno festivo. Nel campo delle ipotesi entra di tutto: ad esempio, che dietro l’ostruzionismo di Oaktree si celi un potenziale acquirente dell’Inter”. A tal proposito, nelle scorse ore è riemersa la pista araba rappresentata non direttamente Pif, bensì da un membro della famiglia reale di Riad, la dinastia Al-Saud.
Ma esiste anche l’ipotesi che Oaktree stia ostacolando il tutto solamente per “spuntare una cifra maggiorata rispetto ai 380 milioni che aspetta. La triangolazione potrebbe andare avanti anche oltre lunedì prossimo, 20 maggio”, evidenzia in conclusione ‘La Gazzetta dello Sport’ che non esclude uno scenario ‘catastrofico’ per il club. Ovvero “una battaglia legale tra Suning e Oaktree, innanzitutto. E poi, un blocco operativo dell’Inter, pericoloso perché cadrebbe nell’immediata vigilia di una sessione di mercato da affrontare e con alcuni rinnovi di contratto da definire”.
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