Qualcuno afferma che Steven Zhang sarebbe già pronto a riprendersi subito il club, con l’aiuto di papà Jindong e del Governo cinese
“Arrivano notizie clamorose“, si legge sul sito controcalcio. Notizie che riguarderebbero la prossima mossa di Steven Zhang. Tutt’altro che arreso alla sconfitta, il cinese, secondo quanto ricostruito dal sito appena citato, sarebbe intenzionato a tornare quanto prima come presidente e proprietario dell’Inter per riprendersi subito il club di cui si è innamorato.
“Dopo la crisi economica per la famiglia Suning ci sono notizie positive…“, scrive controcalcio, “e in questi ultimi anni dopo la pandemia l’azienda ha iniziato a recuperare. Infatti, negli ultimi mesi si è ridotta del 43% la perdita netta di Suning (363 milioni di dollari) rispetto all’anno precedente. Una notizia che può sbloccare la volontà di Zhang“, cioè il supposto progetto di riprendersi l’Inter.
A oggi appare davvero complicato che le cose stiano davvero così come viene raccontato. Nessuno conosce le intenzioni di Zhang perché nessuno conosce la reale situazione finanziaria di Suning. Il presidente cinese aveva lasciato intendere nel suo ultimo comunicato da proprietario dell’Inter, uscito appena due giorni prima dell’escussione, che avrebbe lottato con tutto sé stesso per impedire a Oaktree di prendersi il club.
Quelle parole lasciavano presagire che potesse aver in mente di appellarsi alla legge in modo da contrastare l’azione del fondo americano. Il caro Steven potrebbe quindi essere pronto a far causa ai californiani. Non per riprendersi l’Inter, però, quanto per ottenere un congruo risarcimento oltre a tutto ciò che potrebbe presto ricavare grazie alla clausola di garanzia su un pagamento equo per le quote perdute.
C’è anche chi sostiene che Zhang non abbia speranza e che le parole battagliere espresse nel comunicato siano soltanto espressioni di un risentimento fine a sé stesso. Il cinese non sarebbe in condizioni di far causa. Secondo alcune voci non confermate, il Governo cinese gli avrebbe già intimato di star buono e non creare troppi casini.
In quest’ottica, Zhang dovrebbe accontentarsi di ciò che Oaktree potrebbe corrispondergli, al netto del debito, in base alla valutazione attuale del club. Anche in questo senso i valori oscillano in base alle interpretazioni. C’è chi scrive che l’Inter vale ancora 850 milioni, chi pensa a un valore da 1,05 miliardi (come Il Sole24Ore) e chi spara 1,2 miliardi.
Ciò che sembra certo è che il dovuto a Zhang debba essere rappresentato fra la differenza fra la stima del valore della società e i debiti. Anche se qualcuno, non si sa in base a quale legge economica, parla del valore di vendita (e tira così in ballo un possibile limite che impedirebbe a Oaktree di vendere subito).
Il valore della società sarà stabilito da un perito, quindi da un soggetto terzo. Proprio per questo, appare falsa la ricostruzione secondo cui il fondo Oaktree sarebbe già pronto a liquidare Zhang. Di certo gli uomini della grande quercia, prima di decidere per l’escussione, si saranno fatti i loro conti. Ma si aspetterà comunque la valutazione oggettiva.
Ciò che conta è che l’Inter, come società, non è interessata in alcun modo dal contenzioso. Anche se Oaktree dovesse pagare un sacco di soldi a Zhang, cioè più del preventivabile, il club non dovrebbe subite la cosa. E la squadra non dovrebbe tornare in mano al vecchio proprietario.
C’è un’unica cosa che può cambiare in base alla valore della società: più alto sarà il prezzo da pagare ai cinesi e più tempo il fondo dovrà tenersi l’Inter per garantirsi un guadagno significativo od opportuno per giustificare l’escussione del pegno.
Oaktree punta forse a versare a Zhang una cifra pari da 850 (somma a cui va tolto il debito, che Zhang non ha ancora pagato e mai pagherà). A quel punto, il cinese, ritenendo l’Inter un club dal valore più alto (1,2 o 1,3 miliardi di euro) potrebbe andare a contenzioso.
Anche perché la valutazione da 850 milioni è in totale contraddizione con la clausola del 20% sul delta che a queste valori avrebbe voluto dire una decina di milioni, e invece (se quanto è uscito è vero) è stata stabilita a 10 milioni. Quei 10 milioni in più che Oaktree avrebbe preteso da Zhang come penale per aver trovato un altro finanziatore con cui pagare il suo debito.
Oaktree potrebbe aver un asso nella manica, però. Secondo alcune fonti ha la possibilità di nominare il perito della valutazione tramite il suo security agent. E questo potrebbe cambiare molte cose.
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