Da quando è andato via, non si fa che parlare di un suo possibile ritorno all’Inter: per Hakimi il destino sembra già scritto
Forse, almeno negli ultimi vent’anni, non c’è stato giocatore più rimpianto. Non tanto per quanto ha dato (molto) nei suoi mesi di permanenza a Milano, ma soprattutto per ciò che avrebbe potuto ancora dare (molto, molto di più). D’altra parte, il PSG lo ha pagato 60 milioni di euro più 11 milioni di bonus. E l’Inter non poteva rinunciare a un affare del genere, cioè a mettersi in tasca più di 20 milioni (lo aveva pagato 40+5). Nella sua stagione nerazzurra il marocchino ha vinto uno Scudetto indimenticabile, ha segnato 7 goal e firmato 8 assist.
Al Paris Saint-Germain ha fatto bene ma non benissimo. Principalmente, il marocchino non è riuscito a evolvere tatticamente e tecnicamente come invece aveva fatto in nerazzurro. Anche a livello emotivo, non sembra che fra tifoseria e giocatore si sia creato quel feeling speciale che invece era sbocciato a Milano, nonostante la pandemia.
Nel corso di un’intervista ai microfoni di TVPlay, l’agente Alejandro Camano (in questi giorni criticatissimo per la gestione del suo principale assistito, Lautaro Martinez) ha parlato anche del Achraf Hakimi, di fatto escludendo, almeno per il momento, l’ipotesi di un ritorno del laterale marocchino nel nostro Paese.
“Un ritorno di Hakimi in Italia non è in programma“, ha spiegato Camano. “È stato molto bene all’Inter, ma oggi sta benissimo al PSG e ha un contratto fino al 2026“. Uno come Hakimi sarebbe il non plus ultra per sostituire sulla fascia destra Dumfries. E in tanti tifosi hanno in questi anni fantasticato sul quanto bene il marocchino si sarebbe potuto trovare a suo agio con Inzaghi in panchina.
Ritorno impossibile: Hakimi continua a giocare a Parigi
Fantasie inutili e dolorose. Forse alimentate indirettamente dallo stesso Hakimi, che in questi anni non ha mai spesso di pensare all’Inter. Un anno fa comparve in tribuna per seguire il derby di Champions. E un mese fa si è congratulato sui social con l’ex squadra per la vittoria del ventesimo Scudetto.
A gennaio, invece, prima della sfida del suo PSG contro la Real Sociedad, il marocchino confermò ai microfoni di Sky Sport il suo forte legame con i colori nerazzurri. “Ho dimenticato un po’ l’italiano ma provo a parlare. Seguo sempre l’Inter w penso che quest’anno possa davvero vincere lo Scudetto“, disse sorridendo. “Sono interista, perciò seguo molto l’Inter e mi aspetto che facciano una buona stagione“.
Non che ci fosse bisogno dell’annuncio di mr. Simpatia Camano per capire che Hakimi non sarebbe arrivato quest’estate all’Inter. Ormai è un calciatore fuori portata. A livello di cartellino e di ingaggio. Quel treno correva forte, ma è passato.
Un nuovo Dumfries
Dumfries, tutto sommato, lo ha sostituito dignitosamente. E l’Inter non è infatti ancora convinta che convenga perderlo. Dipende dal rinnovo. Non da una scelta tecnica. Camano, a ogni modo, non ha spento alcuna voce su un possibile ritorno di Hakimi, dato che quelle voci erano inconsistenti.
Se Dumfries dovesse essere ceduto, sembra che Simone Inzaghi voglia poter accogliere un laterale di quel tipo: forte fisicamente, resistente e veloce. Per ora Buchanan non ha superato l’esame e non viene considerato un’alternativa valida. Il suo ruolo è da riserva (da schierare più a sinistra che sul lato opposto).
Nelle ultime ore sta prendendo corpo la possibilità di arrivare a Giovanni Di Lorenzo, che a quanto pare avrebbe deciso di lasciare il Napoli al termine della stagione. L’operazione per l’esterno destro classe 1993, tuttavia, non si preannuncia tanto facile. Aurelio De Laurentiis ha ancora il dente avvelenato e Inzaghi potrebbe giudicare l’obiettivo come poco utile.