Inter chiamata a rinnovare il proprio pacchetto offensivo, spunta intanto un nuovo nome per l’attacco dei nerazzurri
Come già accaduto in passato, la squadra neo Campione d’Italia sarà costretta ad apportare qualche cambiamento là davanti anche nel corso della prossima finestra di calciomercato estiva.
Al netto dell’arrivo di Mehdi Taremi, centravanti atteso a Milano a inizio luglio a titolo prettamente gratuito, l’intenzione di Marotta e della restante parte della dirigenza meneghina è infatti quella di mettere nelle mani del tecnico Simone Inzaghi un nuovo attaccante. Erano e restano quelli di Albert Gudmundsson e Joshua Zirkzee, in tal senso, i profili che continuano a godere dell’attenzione del club di Viale della Liberazione.
Non solo. Nell’ultima live condotta da ‘Cronache di Spogliatoio’, si è a lungo discusso dei possibili movimenti che potrebbero finire per attuare tra soli pochi mesi i nerazzurri sul mercato, a maggior ragione in zona offensiva. A tal proposito, ad aver espresso il proprio parere in merito a questa stessa situazione è stato Stefano Ferrè, analista che per l’attacco dell’Inter che verrà ha tirato in ballo il nome di Terem Moffi, prima punta di attuale proprietà del Nizza. “Può tranquillamente essere il quarto attaccante ideale dell’Inter, proprio per dare alla squadra di Inzaghi un’alternativa a Thuram, che di fatto non ha un suo degno sostituto al giorno d’oggi”.
Parole, queste, accompagnate poi dall’analisi condotta da Stefano Borghi, opinionista sportivo e commentatore televisivo che ha espresso anche lui il proprio giudizio sul forte centravanti nigeriano, che ha chiuso questa stagione con 11 gol e 2 assist: “Forse, ad essere sinceri, Moffi non farebbe il quarto attaccante neanche nel Real Madrid. Personalmente mi piace molto, questa è una chiamata lucida perché è un giocatore che ha quel tipo di calcio nelle proprie corde. Per caratteristiche, lo considero tranquillamente un Thuram 2.0. Penso però che per strapparlo al Nizza servano 60 milioni di euro, se invece lo prendi a 40 fai un grande affare”.